Bce: la disoccupazione crescerà ancora

13 -12-2012

“L'ulteriore rallentamento economico e le deboli prospettive destano preoccupazione sull'andamento del mercato del lavoro dell'Eurozona nel breve periodo, con una disoccupazione che appare destinata a crescere ancora”. E' l'allarme lanciato dalla Bce nel suo bollettino mensile, quello di dicembre. "Le condizioni dei mercati del lavoro nell'area dell'euro sono ulteriormente peggiorate negli ultimi trimestri, a causa della debolezza dell'attività economica", si legge nel bollettino, "L'occupazione è diminuita ancora e il tasso di disoccupazione è salito a livelli elevati anche in prospettiva storica". E ancora:"La bassa creazione di posti di lavoro e le deboli aspettative congiunturali emerse dalle indagini suggeriscono nel breve termine un ulteriore incremento della disoccupazione", aggiunge la Bce.

Per quanto riguarda la congiuntura economica, l'Eurotower prevede nel breve periodo che l'attività nell'area dell'euro “resti debole il prossimo anno, rispecchiando l'effetto avverso sulla spesa interna esercitato dalla bassa fiducia di consumatori e investitori e dalla modesta domanda estera. Una graduale ripresa dovrebbe iniziare nel corso del 2013”.

Tuttavia, rileva l'istituto di Francoforte, “permangono i rischi al ribasso per le prospettive economiche nell'area dell'euro. Tali rischi sono connessi principalmente al fatto che le incertezze circa la soluzioni di questioni legate al debito sovrano e alla governance nell'area dell'euro, i problemi di natura geopolitica e le decisioni di politica di bilancio negli Stati Uniti possano influenzare negativamente il clima di fiducia piu' a lungo di quanto attualmente previsto e ritardare ulteriormente la ripresa di investimenti privati, occupazione e consumi”.Questa valutazione trova riscontro nelle previsioni macroeconomiche per l'area dell'euro formulate a dicembre dagli esperti dell'Eurosistema e che prevedono un pil compreso fra il -0,6 e il -0,4% nel 2012, e fra il -0,9% e lo 0,3% nel 2013. Il pil nel 2014 è previsto fra lo 0,2 e il 2,2%. Stime, queste, riviste al ribasso rispetto a settembre.


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