Programmi di sviluppo, in Puglia una piattaforma che produce risultati

"Da Lecce a Bari, da Taranto a Barletta, da Foggia a Brindisi – afferma il segretario regionale Cgil Pino Gesmundo – abbiamo sottoscritto accordi che riconoscono il contributo alla programmazione che arriva dal partenariato sociale”

21-08-2017 08:18:30

“In un quadro di debolezze strutturali, risorse scarse da utilizzare al meglio, indici occupazionali e sociali che ci raccontano delle difficoltà che vivono uomini e donne di questa regione, non c’è altra via per provare a delineare un quadro di sviluppo che quello di un’azione sinergica, unitaria, tra componenti sociali e istituzionali. Chi pensa si possa procedere in ordine sparso e senza un quadro di priorità e interventi definito, sta condannando la Puglia ad altri anni di difficoltà”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, che anticipa come “l’attenzione della Cgil per il Mezzogiorno e la Puglia è testimoniata dall’assemblea generale che la confederazione terrà a Lecce a settembre con al centro proprio il tema dello sviluppo del Sud, e dalle Giornate del Lavoro che per il secondo anno consecutivo si terranno nel capoluogo salentino”.

La Puglia arriva agli appuntamenti autunnali, prosegue l'esponente della Cgil, “con una sua precisa piattaforma programmatica che è stata elaborata con il contributo dei territori e da un anno fa da cornice alle nostre azioni. Quella che abbiamo chiamato ‘Sviluppo Ambiente Lavoro’, racchiudendo i tre elementi per noi cardine, sta producendo già risultati nelle province, prova ne sono gli accordi che le Camere del lavoro stanno sottoscrivendo con i livelli istituzionali. Dall’ultimo importantissimo accordo di Taranto sulla legalità, per il contrasto ai fenomeni di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico e produttivo del territorio, firmato con la presenza del ministro Vincenti, a quello di Bari che coinvolge tutte le componenti sociali e punta valorizzare al meglio le risorse dell’area metropolitana per il contrasto alle povertà e la creazione di lavoro. O ancora, l’intesa che Cgil Cisl Uil hanno firmato con il Comune di Barletta e gli altri più grandi della provincia per la crescita e l’occupazione, così come il protocollo che i sindacati confederali di Lecce hanno sottoscritto con il Comune capoluogo o con quello di Gallipoli per spendere al meglio le risorse della programmazione europea per infrastrutture turistiche e culturali e la creazione di nuova occupazione. Accordi sono stati sottoscritti con tutte le Asl, altri per il contrasto al caporalato. Sono solo alcuni esempi – e sulla stessa traccia si sta lavorando nel brindisino e nel foggiano – di come si riconosce il ruolo determinante del partenariato sociale nella programmazione territoriale”.

Un quadro d’insieme di risorse disponibili e priorità di spesa che la Cgil Puglia, ricorda Gesmundo, “ha approfondito nei recenti incontri di Laboratorio Sud con il segretario confederale Gianna Fracassi. Abbiamo parlato della nostra piattaforma come di una traccia di lavoro, per un progetto condiviso e armonico, di largo respiro, aperto al confronto. Purtroppo registriamo che in alcune postazioni istituzionali e sociali importanti questa visione d’insieme e l’elenco delle priorità da affrontare non è altrettanto chiara. Da settembre proseguiremo – conclude il segretario generale della Cgil Puglia – con la nostra mobilitazione e le nostre iniziative per imprimere una accelerata alla spesa dei fondi strutturali, da parte delle amministrazioni pubbliche e delle imprese, vincolati a quei  capisaldi fondamentali per noi: sviluppo da coniugare con difesa del territorio, dell’ambiente e della salute dei cittadini, investimenti sull’innovazione e legati alla creazione di nuova occupazione”.


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