Riforma del lavoro: accordo sulle modifiche

10 -07-2012

“È stato raggiunto un accordo tra tutti i partiti che sostengono il Governo (Pd, Pdl, Udc, Fli e Pt) per quanto riguarda gli emendamenti sul tema del mercato del lavoro da presentare al decreto sviluppo”. Lo rendono noto i capigruppo del Pd e del Pdl nella commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano e Nino Foti.“L'intesa unitaria, che è fatta di 10 emendamenti – spiegano i due deputati - recepisce in modo completo l'avviso comune di Cgil, Cisl e Uil e Confindustria su questa materia e lo integra con misure relative agli ammortizzatori sociali e alla flessibilità in entrata. Questo risultato si propone di dare attuazione all'impegno assunto dal presidente del consiglio, Mario Monti, di intervenire e migliorare le riforme del mercato del lavoro. Mentre il tema delle pensioni verrà affrontato con la spending review. I partiti che sostengono il Governo sono adesso impegnati a far acquisire nel decreto sviluppo questi dieci emendamenti che consentono di affrontare, con maggiore forza e a vantaggio delle imprese e dei lavoratori, l'attuale situazione di crisi economica e sociale”.Tra i principali contenuti degli emendamenti, secondo quanto batte l'agenzie Dire, c'è il rinvio di un anno dell'entrata in vigore del nuovo sistema di ammortizzatori sociali, l'Aspi. E poi una riduzione dei tempi di pausa per i contratti a termine per i lavori stagionali, il rinvio di un anno dell'aumento dei contributi pensionistici per le partite Iva. Nell'intesa tra i partiti di maggioranza si legge anche che il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, "entro il 30 ottobre 2013, effettuerà, attraverso un confronto con le parti sociali, una ricognizione delle disposizioni differite e un monitoraggio del sistema di ammortizzatori sociali vigente, in relazione alla congiuntura economica e ai livelli occupazionali in essere, al fine di verificare eventuali ulteriori misure da assumere”.Rispetto invece alle partite Iva, oltre al rinvio dell'aumento dei contributi, l'emendamento al dl sviluppo presentato dalla maggioranza chiede che la valutazione dell'80% della retribuzione avvenga non su un anno ma su due. La riduzione della pausa tra un contratto e l'altro, nel settore turistico e comunque stagionale, è invece demandato alla contrattazione collettiva.Un giudizio positivo sull'intesa raggiunta dai partiti di maggioranza arriva dalla Cgil, secondo cui il rinvio dell'entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali rappresenta "una risposta al pericolo per tanti lavoratori di rimanere senza adeguate coperture durante la crisi". Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino che aggiunge come le ulteriori modifiche proposte dai partiti di maggioranza "dimostrano, come noi abbiamo sempre sostenuto, che quella legge va cambiata".


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