Ritardo spesa fondi PSR: tavolo alla regione per rilanciare settore agricolo, basta polemiche e ostruzionismi

04-10-2019 12:43:33

“Mentre stamattina ripristinavamo il cippo in pietra distrutto ad agosto e che ricorda il primo luogo di lavoro Giuseppe Di Vittorio, presso la Masseria Cirillo in agro di Orta Nova, lì dove Peppino conobbe da giovanissimo il duro lavoro di bracciante, dopo mesi di schermaglie e polemiche la Regione Puglia ha certificato che a fine dicembre non sarà in grado di rispettare gli impegni di spesa programmata per il Piano di Sviluppo Rurale. Nella terra dove le condizioni di chi lavora la terra sono rimaste le stesse dei tempi di Di Vittorio, nato 127 anni fa, con caporalato, sfruttamento, riduzione in schiavitù, la Puglia si può permettere di non spendere dai 45 ai 160 milioni di euro per il suo settore produttivo più importante”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil regionale, Pino Gesmundo.

“Tra Regione e associazioni produttive è un rimpallarsi responsabilità circa il mancato pieno impiego di risorse, che speriamo davvero non vadano perse. Le avvisaglie e anche le denunce del sindacato sono datate, ma per il presidente Emiliano eravamo dei menagramo quando segnalavamo questi ritardi che si trasformano in mancati investimenti per ammodernare il settore primario, per innovare produzioni e prodotti, per qualificare il lavoro. Di contro, i produttori passano più tempo ad attaccare una legge di dignità come la 199 del 2016, che colpisce nei patrimoni chi è complice di caporali e sfruttatori, che a discutere di qualità delle produzioni, di come fare massa sul mercato per evitare ad esempio che gran parte del valore aggiunto legato alla commercializzazione vada in altri territori, che magari trasformano e vendono i nostri prodotti di qualità. Ecco noi vorremmo finalmente discutere di sviluppo del settore, di innovazione, di quali colture alternative programmare per arginare ad esempio il disastro sociale che ha determinato la xylella con l’espianto degli ulivi soprattutto nel Salento. E farlo subito, anche se il prossimo anno ci sono le elezioni. E farlo attorno a un tavolo con tutte le componenti, invece di perdere tempo in polemiche strumentali e difesa delle rendite di posizione. In questo senso ci aspettiamo da Emiliano un segnale”.


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