Scuola: cortei degli studenti per difendere l'istruzione pubblica

07 -10-2011

L'autunno caldo della scuola è cominciato e proseguirà domani, sabato 8 ottobre, con la manifestazione nazionale promossa dalla CGIL e dalla FP e FLC, che porterà in piazza i lavoratori della scuola, dell'università e della ricerca insieme ai lavoratori del pubblico impiego.

Numerosi oggi i cortei di studenti, che in tutta Italia, stanno sfilando con un unico pensiero: “questo Governo e il ministro Gelmini hanno fallito su tutto, distrutto le nostre scuole, il nostro diritto allo studio e il nostro futuro, devono andare a casa!”. Ma oggi, gli studenti sono in piazza, non solo per denunciare le politiche fallimentari del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ma anche per avanzare precise proposte sul diritto allo studio, sull'edilizia scolastica, sul welfare studentesco, su una didattica alternativa. Tante le organizzazioni studentesche che stanno riempiendo circa 90 piazze italiane, dalla Rete della Conoscenza, associazione che riunisce Link coordinamento universitario e Unione degli Studenti, alla ReDS e all'Unione degli Universitari, che nelle prime ore della giornata hanno organizzato un 'blitz' davanti a Palazzo Chigi donando al Governo delle sveglie. Una protesta simbolica, hanno spiegato i promotori, “per dire che la loro ora ormai è arrivata, questa generazione non vuole che si perda altro tempo”.

Pieno sostegno della FLC CGIL alla mobilitazione di oggi degli studenti. “Solo attraverso una forte mobilitazione dal basso, dell’insieme delle forze sociali e dei movimenti, sarà possibile ridare senso e prospettiva alla scuola e alla università pubblica. Bisogna fare della conoscenza il volano per affermare un nuovo modello di sviluppo che affermi maggiore uguaglianza ed ampli gli spazi di democrazia”. Ha dichiarato Domenico Pantaleo, Segretario Generale della FLC CGIL. “Diritto allo studio e al lavoro, lotta alla precarietà e Welfare - ha proseguito Pantaleo - sono gli obiettivi prioritari per ricongiungere nuove generazioni e futuro”. E ricordando la manifestazione di domani (8 ottobre) promossa dalla FLC CGIL, FP CGIL e CGIL Nazionale, il leader della Federazione dei lavoratori della Conoscenza ha concluso “con la parola d’ordine 'Pubblico è Futuro' si intende riproporre l’idea che più intervento pubblico, difesa dei beni comuni, riconquista della dignità e del valore del lavoro pubblico sono alcune delle condizioni per uscire in maniera diversa dalla crisi”.

http://tv.repubblica.it/edizione/roma/slogan-e-canti-le-voci-della-protesta-studentesca/77731/76121?video

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