25 novembre, serve presa di distanza da cultura patriarcale che alimenta violenze
Le iniziative della Cgil Puglia per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La segretaria Filomena Principale: "Impegno che vive di un lavoro quotidiano, in cui giornate come quella di oggi non passino sotto silenzio nella loro forza di denuncia ma servino a fare il punto sul lavoro fatto e ancora da svolgere"
25-11-2024 09:11:33
“Un fenomeno sistemico come quello della violenza maschile contro le donne tocca tutti gli ambiti relazionali della vita e pertanto richiede che vada affrontato nella sua dimensione strutturale, figlia di una cultura patriarcale che alimenta discriminazioni, stereotipi, pregiudizi, molestie, violenze - fisiche, psicologiche e sessuali - e che vive di linguaggi e di azioni. Serve pertanto un lavoro di rete, con associazioni e istituzioni, in cui la Cgil vuole fare la sua parte per una società dove la donna sia libera nel suo percorso di autodeterminazione”.
È quanto afferma la segreteria regionale della Cgil Puglia, Filomena Principale, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, “per un impegno che vive di un lavoro quotidiano, in cui giornate come quella del 25 novembre non passino sotto silenzio nella loro forza di denuncia ma servino a fare il punto sul lavoro fatto e ancora da svolgere”.
In Puglia, ricorda Principale, "grazie anche al lavoro del sindacato abbiamo definito con la Regione un’Agenda di genere che deve essere uno strumento di visione strategica per combattere ogni forma di disuguaglianza e divario di genere. Abbiamo inoltre sottoscritto lo scorso anno con la Uil, Confindustria, l’Anci, la Consigliera di parità della Regione Puglia, la Presidente del Consiglio regionale e i centri antiviolenza un protocollo d’intesa per contrastare molestie e violenze sulle donne, per fare informazione e formazione. Purtroppo è un percorso che trova ancora scarsa sensibilità diffusa, ma sul quale occorre insistere se vogliamo costruire politiche che sul piano culturale, sociale ed economico favoriscano relazioni paritarie, rispettose, fuori da ogni elemento discriminatorio e molesto, per il benessere di ogni persona”.
Ma ovviamente non basta agire sui luoghi di lavoro, “perché l’educazione all’affettività e al rispetto delle identità di genere deve partire dalle scuole, dai bambini. Purtroppo non favorisce il livello del dibattito politico alimentato dal Governo – sottolinea la segretaria regionale della Cgil -. Si nega il portato culturale e cioè patriarcale all’origine di ogni forma di violenza, addirittura attribuendo responsabilità ai migranti. Le statistiche ci dicono che sono i partner o ex partener i primi responsabili delle violenze sulle donne, poi genitori, figli e fratelli. Insomma l’ambito principale delle violenze è quello famigliare e affettivo. Assieme ci sono attacchi sul piano dei diritti consolidati, uno su tutti la 194, e un’ideologia di base che vorrebbe retrocedere le donne al ruolo di focolare domestico”.
E invece per la Cgil, per contrastare ogni forma di violenza, “serve prima di tutto una presa di distanza da questa cultura maschilista e sessista, alimentata da stereotipi secolari che investono il linguaggio, i comportamenti, gli sguardi, le relazioni, i rapporti tra uomini e donne. Quella cultura che tiene ancora separato lo spazio pubblico, lasciato all’uomo e quello privato, assegnato alla donna".
È la distinzione che tiene in vita, perpetuandolo, il patriarcato. "Serve una rivoluzione culturale che – a partire dalle donne - coinvolga tutti: i giovani soprattutto, e il loro futuro, attraverso ruoli e modelli sociali ed affettivi, rinnovati, tesi a sradicare quel modello culturale nel quale cresce il divario occupazionale, salariale, di accesso ai ruoli apicali per le donne; che non favorisce quell’autonomia economica, spesso un freno alla possibilità di emanciparsi da contesti violenti; che scarica l’affidamento della cura famigliare quasi esclusivamente ancora solo sulle donne. Ma tesi anche, al rispetto della libertà e dell’autodeterminazione delle donne, nell’esercizio dei propri diritti, ancora poco riconosciuti ed esercitati sin dall’infanzia. Tutto questo vogliamo veicolare nelle tante iniziative che la Cgil ha promosso o alle quali aderisce sui territori”.
Le iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre che vedono la presenza della Cgil:
- CGIL BARI - Ore 12, Camera del Lavoro Metropolitana, inaugurazione panchina rossa contro le violenze di genere. Ore 18 Gravina di Puglia, Piazza Municipio, flash mob. Ore 20 Gravina di Puglia, ex mattatoio, spettacolo teatrale “Chi ama non uccide”, tratto dal romanzo “La felicità degli infelici”, di Mino Grassi
- CGIL BAT – Assemblea dalle ore 16 con le lavoratrici dell’impresa La Pulita&Service, alla quale parteciperà la segretaria generale Gigia Bucci.
- CGIL BRINDISI – Assemblea pubblica il 28 novembre dalle ore 16.30 presso l’ex Convento di Santa Chiara a Brindisi, con le conclusioni della segretaria regionale della Cgil, Filomena Principale
- CGIL FOGGIA – Flash mob rumoroso “Diamo voce! Ni una menos” promosso dalla rete di sindacati e associazioni con il patrocinio della Provincia di Foggia, della Città di San Severo, della Città di Apricena e dell’Università degli Studi di Foggia, che si terrà a partire dalle ore 17.30 presso Palazzo Dogana a Foggia in Piazza XX Settembre. Inoltre la Cgil di Foggia con il coordinamento BelleCiao rilancia lo spazio “Presidio Donna” quale luogo di ascolto, tute e sorellanza per tutte le lavoratrici, raggiungibile al numero di telefono 331.6889944. A San Nicandro Garganico, su iniziativa dello Spi Cgil, alle ore 10.30 presso l’istituto “D’alessandro-Vocino”, una conferenza dibattito che vede tra gli altri gli interventi della responsabile del Centro antiviolenza della città garganica, del vice comandante della stazione dei Carabinieri, dell’assessora comunale alle Pari Opportunità con le conclusioni affidate alla segretaria regionale dello Spi Puglia, Eva Santorio.
- CGIL LECCE – Alle ore 10 promosso da Cgil, Spi e Coordinamento Donne Spi leccesi un flash mob per sensibilizzare e spingere a consapevolezza e impegno contro la violenza di genere. “Mai più sole. Uomini contro la violenza sulle donne” il titolo dell’iniziativa che partirà da Piazza Mazzini e attraverserà le vie del centro. Il 27 novembre sempre la Cgil di Lecce, con il coordinamento BelleCiao, ha organizzato presso la Sala Di Vittorio della Camera del Lavoro un seminario su disuguaglianze, discriminazioni, molestie e violenze nei luoghi di lavoro e sul territorio. “Obiettivo parità di genere” il titolo che vedrà gli interventi della Consigliera di parità della Provincia di Lecce e della segretaria regionale della Cgil Puglia, Filomena Principale.
- CGIL TARANTO – La Camera del Lavoro aderisce alla manifestazione promossa da un vasto cartello di associazioni in collaborazione con il Comune e che vedrà un corteo – partendo dall’ingresso dell’Arsenale – attraversa le vie della città fino a Piazza Garibaldi. Raduno alle ore 17 per una giornata di lotta e solidarietà e dire tutti assieme basta alla violenza maschile sulle donne