Adesso Basta! Lo sciopero generale di Cgil e Uil in Puglia: siamo il Sud che non si rassegna e lotta

Diecimila in Piazza Libertà a Bari per la manifestazione regionale nel giorno dello sciopero generale che oggi ha tocca tutte le regioni del Mezzogiorno.

01-12-2023 17:57:36

L’hanno urlato almeno in diecimila “Adesso Basta!”, lo slogan dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro le politiche economiche e sociali del Governo. Oggi 1 dicembre è toccato alle regioni del Sud e Piazza Libertà a Bari si è riempita di bandiere rosso e azzurre delle delegazioni delle due sigle sindacali provenienti da tutta la regione, con il comizio conclusivo tenuto dal segretario generale della Uil nazionale, Pierpaolo Bombardieri. Alti i dati di adesione allo sciopero nei settori produttivi oggi interessati dalla mobilitazione.

Bucci: siamo il Sud che non si rassegna ma lotta e resiste

“Questa è la piazza dell’unità dei lavoratori e delle lavoratrici, dell’unità generazionale che ved insieme i giovani e i pensionati”, ha detto la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, dal palco di Piazza Libertà aprendo i comizi. “Lo sciopero è un gesto d’amore collettivo, è un atto di responsabilità. Si rinuncia a una parte del proprio salario per difendere gli interessi e i diritti di tutti contro chi agisce a tutela di pochi privilegi. Altro che week end lunghi, caro Ministro Salvini, in questo paese le famiglie nemmeno ci pensano ai week end perché a stento arrivano alla fine del mese!”.

Scioperiamo oggi, ha ricordato Bucci, “che l’inflazione si mangia salari e pensioni, che vengono messi in discussione diritti universali e costituzionali come quello alla salute e all’istruzione. Che il lavoro che si trova è precario quando va bene se non in grigio o nero. E i nostri ragazzi sono costretti a emigrare in altre regioni o all’estero. Oggi che si tagliano le protezioni sociali lasciando sole le persone in difficoltà economica. In questo paese a crescere è ormai solo la povertà”.

“Questa è la piazza che rivendica interventi per il Mezzogiorno – ha proseguito -. Altro che autonomia differenziata! Rivendichiamo gli investimenti che ci sono dovuti, quelli del Pnrr e quelli del Fondo sviluppo e coesione. Ministro Fitto, lo capisce che quelli sono soldi dei cittadini, del Mezzogiorno, dei pugliesi?”. Poi l’affondo contro una politica che vive distante dalla realtà del Paese, “in una dimensione virtuale fatta di social. Provate voi, ministri e rappresentanti di governo, abituati alle cliniche private, a chiamare un Cup per prenotare una visita o un esame. L’attesa minima è di diciotto mesi. Per malati gravi e che non possono permettersi la sanità privata un anno è mezzo di attesa può significare morire! Questo è un crimine di stato contro i suoi cittadini!”

Nel suo intervento la segretaria generale affronta la condizione delle donne nella società, il tema delle discriminazioni e violenze di genere, l’emergenza legata alle vittime sul lavoro e a quella della casa con gli sfratti che aumentano. “Noi ci siamo, siamo in campo per una politica capace di rimettere al centro le persone, il lavoro, che migliori le condizioni materiali di tutti, che ne riconosca i bisogni. E non è auto assegnarsi un assurdo trattamento di fine mandato per decine di migliaia di euro – dice Bucci riferendosi alla proposta dei consiglieri regionali della Puglia – la priorità per una regione come la nostra dove i lavoratori a stento arrivano alla fine del mese. Siamo qui per restare, perché ce lo chiedono i lavoratori, i giovani, i pensionati, per cambiare le politiche economiche e sociali di un Governo che rischia di guidare il Paese al disastro”.

Le adesioni allo sciopero

Commercio, costruzioni, agricoltura, manifatturiero e industria alcuni dei settori oggi al centro dello sciopero generale. E la risposta in Puglia è stata incoraggiante, con punte del 100 per cento in tanti siti produttivi e una media che oscilla tra il 75 e l’80%. Risultato dell’azione di incontro e ascolto condotto dai sindacati in questi mesi ma anche del livello di sofferenza che grida il mondo del lavoro. A Foggia alla Fpt ex Iveco, adesioni al 40%. Nel sito del Gruppo Leonardo di Borgo Incoronata ha scioperato il alla Pavan e alla General Elecrtic. Nella città metropolitana 60% alla Marelli, 90% alla Sirti. E ancora: 60% alla Leonardo elicotteri di Brindisi e oltre l’80% alla Leonardo Logistic. Oltre il 70% alla Semat di Taranto. Alte le adesioni anche nel settore agroindustriale: 60% al Pastificio Granoro, 70% alla Sinergie Molitorie, 65% alla Princess, 70% alla Heineken, oltre l’80% alla Liso, Monterisi Ortofrutta e Ortosveva.


News correlate



Condividi sul tuo social preferito