All'Università la tutela dei diritti del lavoro nello scenario europeo
22 -05-2014
Dall’inizio della crisi finanziaria nel 2008, gli Stati membri hanno adottato diverse misure per ridurre la spesa pubblica ed il deficit di bilancio anche attraverso interventi di riforma del diritto del lavoro in tema di livello e determinazione dei salari, rapporti di lavoro, tempo di lavoro, licenziamento, ecc., sulla base di una serie di atti europei quali le decisioni del Consiglio, i programmi di aggiustamento economico ed i Memorandum. Tali misure di austerità hanno anche avuto un’incidenza sui diritti sociali e condotto ad una deregulation delle legislazioni lavoristiche nazionali, così come allo smantellamento dei sistemi di contrattazione collettiva.
La Cgil di Bari ha organizzato venerdì 23 maggio alle ore 10 nell’Aula Aldo Moro – Facoltà di Giurisprudenza a Bari, una tavola rotonda dal titolo “LA TUTELA DEI DIRITTI DEL LAVORO – DALLA CORTE DI GIUSTIZIA ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO” per discutere su come attivare un possibile contenzioso a livello delle giurisdizioni nazionali e sovranazionali relativo alle misure di austerità imposte dai governi, convinta che la legittimità di alcune misure di austerità potrebbe essere contestata attraverso la via vertenziale, in particolare quando si tratta di violazione dei diritti sociali fondamentali della legislazione europea ed internazionale in materia di occupazione.
Introduce Pino Gesmundo - Segretario Generale Cgil Bari; salutano Nicola Caroppo - Agi Puglia ed Emmanuele Virgintino - Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari; relaziona Andrea Allamprese - Università di Modena e Reggio Emilia; coordina Vincenzo Bavaro - Università “Aldo Moro”; intervengono Klaus Lorcher - Confederazione Europea dei Sindacati ed Ennio Triggiani - Università di Bari “Aldo Moro”; focus di Paolo Coppola - Tribunale di Bari; Enzo De Michele - Foro di Foggia; Vito Sandro Leccese; Massimo Pallini - Università di Milano; Luigi Pazienza - Tribunale di Bari; Enzo – Augusto - Foro di Bari. CONCLUDE ELENA LATTUADA – SEGRETARIO CGIL NAZIONALE