Ammortizzatori sociali: Cgil, Cisl, Uil Puglia, la situazione del saldo 2012 sta assumendo toni grotteschi e per il 2013 servono più risorse

In un documento congiunto licenziato a margine di una segreteria unitarie celebrata ieri, Cgil, Cisl, Uil, regionali denunciano che la “drammatica situazione relativa allo sblocco delle risorse per la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga del 2012 sta assumendo connotati grotteschi” a causa dell’atteggiamento incomprensibile del Ministero che da una parte continua a non onorare l’impegno assunto con le Regioni già lo scorso ottobre di saldare le somme del 2012 e nel contempo intima all'INPS di non liquidare le pratiche se prive di copertura.

La partita degli ammortizzatori sociali in deroga riguarda circa 70 mila lavoratori, per una spesa di 300 milioni di euro che per il Sindacato andrebbero confermati anche per quest’anno. Al contrario il Governo nazionale prevede per l’anno in corso un taglio drastico delle risorse fissando la posta a soli 62 milioni per tutto il 2013.

Le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil nel constatare che “con soli 62 milioni messi a disposizione per il 2013, a platea invariata,  si coprono a stento tre mesi, il che significa solo prorogare nel breve periodo una pericolosa agonia”.

In più specificano di aver sottoscritto un accordo solo per scongiurare il blocco delle prestazioni per tutti ma di ritenerlo ampiamente insoddisfacente intanto perché “perché esclude migliaia di lavoratori che provengono da situazioni di crisi che riguardano settori come quello del TAC salentino, ma anche delle platee storiche del mobile imbottito, del metalmeccanico e della Sanità privata, per i quali sarebbe stato più opportuno individuare meccanismi di gradualità, che evitassero situazioni di scopertura dagli effetti drammatici”.

Al netto della condanna dell’atteggiamento del Governo centrale, il punto per i sindacati è che servono più risorse. E per questo in linea con i vertici nazionali Cgil, Cisl, Uil di Puglia proclamano la mobilitazione “aprendo un confronto con Governo, Regioni, INPS perché ognuno faccia la propria parte”.

Ma non è tutto:” anche alla Regione il sindacato chiederà, in un incontro chiesto al Governatore Vendola, una maggiore assunzione di responsabilità, sia sollecitando una più ragionevole posizione del Comitato Stato Regioni perché siano sbloccate tutte le risorse ancora non utilizzate, sia mettendo ulteriori proprie risorse a disposizione sul fondo per il sostegno al reddito, onde evitare e con lo scopo di prevenire tensioni sociali che rischiano di diventare ingestibili”.

In ultimo il documento evidenzia la necessità di segnali forti che “In questa fase servono segnali che possano recuperare un clima di fiducia circa la possibilità di poter contare non solo sul sostegno al reddito, ma anche soluzioni mirate alla creazione di nuova occupazione, anche in considerazione del perseverare della crisi e degli effetti nefasti sull'occupazione, già verificati a gennaio 2013, che tenderanno ad ingigantire la platea di coloro che avranno bisogno di ammortizzatori in deroga”.

Ufficio Stampa

L.V.