Il 18 dicembre è scaduto il contratto in somministrazione (dopo due anni e mezzo di impegno e professionalità) per 18 lavoratori che per alcuni comuni dell’ATO TA/3 svolgevano il servizio di raccolta differenziata della frazione “umida” dei rifiuti.
Così, malgrado gli enti in questione siano obbligati per legge a proseguire il servizio, per questi 18 lavoratori e per le loro famiglie il Natale 2011 sarà all’insegna dell’assenza di reddito e della fine delle loro speranze per una soluzione bonaria dell’intera vicenda.
Per questa ragione domani presidieranno, assieme alle sigle sindacali NIDIL-CGIL e FeLSA CISL, l’ingresso del Comune di Manduria, a cui proprio in questi giorni avevano indirizzato i loro reiterati appelli.
Iniziamo questo presidio davanti al Comune di Manduria che proseguiremo fino alla risoluzione del problema –spiega Lucia La Penna del NIDIL CGIL – Saremo lì anche il giorno di Natale se sarà necessario, proprio perché il grado di disperazione di questi lavoratori è alto. Molti sono cinquantenni per cui una ricollocazione lavorativa sarebbe praticamente impossibile e i Comuni a cui ci siamo rivolti questo lo sanno.
Lavoratori che potrebbero essere inseriti in una sorta di “clausola di garanzia” nei futuri appalti che dovranno essere varanti in materia di raccolta differenziata che attualmente non hanno trovato risposte.
Sono avvenuti pochi e sterili incontri – spiega la La Penna – i comuni sono stati latitanti e l’ATO TA/3 scarica la responsabilità ad un tavolo regionale , di cui come parti sociali non sappiamo nulla. Non si possono chiudere gli occhi di fronte al dramma di queste persone e domani proveremo assieme a loro a scuotere l’indifferenza di chi ha responsabilità.
L’appuntamento con la stampa è fissato per domani mattina (20 dicembre) alle 10.30 sotto la sede del Comune di Manduria in Piazza Garibaldi 21.