CGIL, per lavoro e giovani domani manifestazione europea a Bruxelles

In vista del vertice europeo in programma per le giornate del 14 e del 15 marzo, la Confederazione Europea dei Sindacati ha indetto una protesta contro le politiche di austerità che stanno provocando disastrose conseguenze economiche che soffocano l'Europa. La manifestazione, alla quale parteciperanno delegazioni sindacali di vari Paesi europei come la CGIL, è programmata per domani 14 marzo con inizio alle ore 14 al Parco del Cinquantenario a Bruxelles. Una mobilitazione che secondo la CGIL,  “assume un particolare significato alla luce del voto di oggi con cui il Parlamento Europeo ha bocciato la proposta di bilancio per il periodo 2014-2020, su cui il mese scorso avevano convenuto i leader dei 27 Paesi europei”Lo slogan della mobilitazione sarà: “Insieme per un futuro migliore: no all'austerità! Sì a posti di lavoro per i giovani!”. Al centro della mobilitazione, quindi, le giovani generazioni, perché, come spiega la CGIL, ”sono la parte sociale più esposta alla crisi, vittime dell'esplosione della disoccupazione e della precarietà crescente”. Nel dicembre del 2012, ricorda la CGIL, circa 5.702.000 giovani europei al di sotto dei 25 anni erano senza lavoro. “Occorrono investimenti per dare più formazione e accesso a posti di lavoro di qualità”, per questo la CGIL parteciperà alla manifestazione di Bruxelles con un'ampia una delegazione. La CES, in una nota che annuncia l'iniziativa, ricorda che le organizzazioni sindacali di tutta Europa si oppongono alle politiche di austerità decise dai vari Governi e dalla Commissione, politiche ispirate e sostenute dalla Banca Centrale Europea e dal Fondo Monetario Internazionale. “Il settore finanziario e le banche - si legge nella nota - sono stati salvati ad un costo insostenibile queste scelte sono attuate a danno dei lavoratori e dei cittadini che stanno pagando gli altissimi costi della crisi”. Tutto questo, per i promotori della manifestazione, “non è accettabile, queste politiche sono controproducenti, stanno avendo conseguenze negative sull'intera economia dell'Unione europea. L'austerità non funziona e le scelte attuate stanno portando recessione e spingono i cittadini più deboli nella povertà. Solo un cambiamento delle scelte economiche e politiche possono migliorare l'occupazione e la crescita. Abbiamo bisogno - conclude la CES - di un urgente cambio di direzione e l'Europa ha bisogno di una forte dimensione sociale”.“Può cominciare una fase nuova”. Così Fausto Durante, Responsabile del Segretariato Europa della CGIL Nazionale, ha commentato il voto con cui il Parlamento Europeo ha bocciato la proposta di bilancio per il periodo 2014-2020, su cui il mese scorso avevano convenuto i leader dei 27 Paesi europei, quanto accaduto: “dimostra la fondatezza delle critiche e dei rilievi che erano stati mossi in proposito dal sindacato europeo e, per l'Italia, dalla CGIL”.La proposta di budget comunitario, secondo Durante, “mancava di fiducia e visione nel progetto europeo” e “rappresentava il prevalere degli egoismi nazionali, fissando a 960 miliardi di euro il budget e, in tal modo, procedendo ad una sua riduzione invece che ad un aumento”. Vanno, dunque, “immediatamente riaperti i negoziati per definire un nuovo e diverso quadro finanziario pluriennale per i prossimi sette anni. E, soprattutto, va colta questa occasione per una radicale inversione di tendenza rispetto alle politiche che hanno puntato tutto sulla austerità, sul rigore e sulla disciplina di bilancio. Politiche che rispecchiavano la proposta di bilancio europeo respinto dal Parlamento e che vanno cambiate per permettere di uscire dalla crisi e di puntare sulla crescita e sulla creazione di nuova occupazione”.