Un’inchiesta sulle condizioni di lavoro degli operai e sullo stato di salute della contrattazione nelle aziende metalmeccaniche della Puglia. E’ quanto realizzato nei primi mesi del 2016 dalla Fiom Cgil regionale congiuntamente alle Fiom provinciali attraverso la somministrazione di un questionario ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali aziendali. I risultati del rapporto saranno illustrati nel corso dell’iniziativa che si terrà a Bari lunedì 20 giugno a partire dalle ore 9.30 nella Camera di Commercio in via Cavour 2.
Sono circa 60mila gli operai delle industrie metalmeccaniche in Puglia, tra diretti e indotto. Il campione della ricerca ha interessato i dipendenti di cinque grandi aziende: la Fpt di Foggia, la Case Cnh di Lecce e la Magneti Marelli di Bari (tutte del gruppo Fiat), e due della componentistica quali la Bosch e la Graziano Trasmissioni, entrambe di Bari. Mappato inoltre anche l’indotto degli stabilimenti Eni di Brindisi e Taranto (indotto che rappresenta rispettivamente il 35 e il 50 per cento dei lavoratori totali) e di quello dell’Ilva (circa duemila addetti).
Investimenti, andamento occupazionale, qualificazione del lavoro, innovazione tecnologica, condizioni salariali e contrattuali, esternalizzazione di produzioni, contrattazione di secondo livello sono alcune delle voci dell’indagine condotta dalla Fiom.
Alla presentazione del report, che sarà illustrato dal segretario regionale della Fiom Puglia, Giuseppe Cillis, parteciperanno il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e l’assessore allo Sviluppo della Regione, Loredana Capone. I lavori saranno conclusi dal segretario generale della Fiom nazionale, Maurizio Landini.