Lo scorso 17 ottobre, a seguito di “ricognizione interna e verifiche in ordine alle strutture facenti capo al Consorzio di Cooperative Sociali “METROPOLIS”, il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia ha avviato le procedure per la revoca dell’accreditamento assegnando al legale rappresentante del Consorzio un termine di 10 giorni per la presentazione di eventuali osservazioni e/o controdeduzioni con riferimento alle inadempienze riscontrate e stabilendo da subito un piano operativo di ricollocamento dei pazienti presso altre strutture analoghe da individuarsi in relazione alle necessità assistenziali dei pazienti medesimi.
“Una decisione che ci ha immediatamente allarmato – dichiarano Luigi Lonigro della FP CGIL Puglia, Aldo Gemma della CISL FP e Paola Bruno della UIL FPL – per le ricadute occupazionali in termini di perdita di posti di lavoro che tale decisione avrebbe comportato per circa 1.000 lavoratori e per i conseguenti disagi che avrebbero interessato i pazienti ospitati nelle strutture coinvolte. Con questo – continuano Lonigro, Gemma e Bruno - non vogliamo giustificare le mancanze riscontrate dalle ispezioni, ma non potevamo certamente accettare un dramma occupazionale per tante famiglie e per tanti lavoratori. Per questo abbiamo chiesto la sospensione della revoca dell’accreditamento, in attesa che gli Uffici completino l’istruttoria dopo le controdeduzioni che sono state trasmesse dal Consorzio nella giornata di ieri, in modo da permettere una puntuale verifica di quanto riscontrato in fase di ispezione e soprattutto garantire i livelli occupazionali e le necessità assistenziali dei pazienti”.
Sventato un dramma occupazionale, garantite le retribuzioni al personale dipendente, grazie anche all’intervento dell’Assessore Raffaele Piemontese e del Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro che hanno compreso perfettamente le ragioni esposte dai rappresentanti sindacali, quanto accaduto con il Consorzio Metropolis – concludono Lonigro, Gemma e Bruno – non legittima a disattendere o evadere le prescrizioni normative e gli asset assistenziali, per cui qualora confermate le inadempienze dei provvedimenti devono essere assunti nei confronti del Consorzio Metropolis, ma questi non devono compromettere il rapporto di lavoro di tante lavoratrici e di tanti lavoratori. Perché vanno salvaguardati i livelli assistenziali e occupazionali.