Consulta boccia Autonomia differenziata. Bucci: avevamo ragione, è uno schiaffo a Costituzione

Dichiarazione della segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci

 

La Corte costituzionale riunisce l'Italia fatta dai partigiani padri costituenti che il governo Meloni aveva provato a dividere.   Per la Corte che si è espressa oggi Infatti l'autonomia differenziata non rispetta il principio costituzionale di sussidiarietà che regola la distribuzione delle funzioni tra Stato e regioni e tradisce l'obiettivo del traguardare il bene comune della società e la tutela dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione che ogni azione legislativa e amministrativa deve avere.   La Corte Costituzionale - che ha esaminato i rilievi avanzati dalle regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania - smonta la riforma Calderoli e dà ragione al giudizio che fin da prima della sua approvazione ha espresso il sindacato, assieme a tante associazioni, partiti, giuristi, economisti. Una riforma figlia di uno scambio politico dentro la destra, che solo grazie a quei poteri autonomi e di garanzia e difesa dei principi costituzionale come la Consulta oggi viene bollata per quel che è: uno schiaffo alla nostra Carta, una legge egoista, un tentativo di secessione dei ricchi. In tal senso preoccupa ancor più l'azione del Governo di provare a occupare politicamente anche questi organismi terzi per orientarne le decisioni.   Quando la Cgil parla di allarme democratico e di violazione della Costituzione anche a questo si riferisce. E continueremo a vigilare sulle riforme proposte affinché sia garantita divisione dei poteri e democrazia costituzionale