“Le ragioni per la costituzione di un Movimento No Tiip in Puglia” è il titolo dell’incontro pubblico promosso dalla Flai Cgil regionale per lunedì 1 febbraio, a partire dalle ore 9.30, presso la sede della confederazione in via Calace 4 a Bari.
Rischio invasione di Ogm e prodotti alimentari non sicuri. Il Trattato di libero scambio transatlantico coinvolge gli Stati Uniti e i paesi dell’Unione Europea e interessa 820 milioni di cittadini. L’oggetto delle trattative è la rimozione degli ostacoli agli scambi e agli investimenti. Il tutto alla ricerca di una “compatibilità normativa” in materia di beni e servizi che per la Flai Cgil ha in realtà “lo scopo di liberalizzare in maniera selvaggia il mercato degli appalti, comprimendo i diritti connessi al lavoro”, con ricadute potenzialmente pericolose soprattutto per l’agroalimentare: “unificare i regolamenti, di fatto abolendo quelli europei, significa toccare gli standard di sicurezza alimentare dei singoli paesi. Ad esempio l’Unione ad oggi ha approvato 19 Ogm che i singoli stati europei possono però rifiutare di coltivare nei loro territori. Con il Ttip tutto questo non sarebbe più possibile. Inoltre vi sarebbe un libero accesso al mercato europeo di tutti i prodotti agricoli e alimentari americani, eliminando i controlli da noi previsti sull’uso ad esempio degli ormoni della crescita che viene utilizzata per alimentare i bovini negli Usa; o ancora del cloro per ripulire i polli prima della vendita”.
Diritti del lavoro sotto attacco. Tema non meno delicato quello legato alle ricadute sull’occupazione: “I paesi europei hanno ratificato le principali convenzioni dell’ILO, l’Organizzazione internazionale del lavoro, che riguardano la durata della giornata lavorativa piuttosto che le protezioni per la maternità, il risarcimento degli infortuni, la sicurezza o il salario. Ebbene di queste convenzioni gli Usa ne hanno ratificate solo due su oltre 180. Va da sé il rischio di attacco a diritti fondamentali che ne deriverebbero dal concedere libertà alle multinazionali americane di applicare nei nostri stati la propria giurisprudenza del lavoro”. Solo alcune delle ragioni che hanno fatto nascere un movimento internazionale che chiede all’Unione di non sottoscrivere accordi che minacciano la sicurezza, la salute e il lavoro dei cittadini europei, ad esclusivo vantaggio della finanza e dei colossi mondiali del commercio e dell’industria.
I relatori. A introdurre i lavori dell’incontro dell’1 febbraio sarà il segretario generale della Flai Puglia, Giuseppe Deleonardis. La relazione sarà affidata a Piero Ruffolo, responsabile del Dipartimento Internazionale della Flai Cgil. Previsti gli interventi di Gianni Forte, segretario generale della Cgil Puglia; del deputato Ludovico Vico e del senatore Dario Stefano; del direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti; dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia; di Claudio Riccio, attivista di Act! – Agire Costruire Trasformare; di Fausto Durante, responsabile Politiche Internazionali della Cgil. Chiuderà i lavori, che saranno moderati dalla giornalista Nica Ruggiero, la segretaria generale della Flai nazionale Stefania Crogi.