La CGIL conferma la grande manifestazione nazionale del 3 dicembre prossimo a Roma, in piazza San Giovanni, per il lavoro.
Nella riunione delle strutture che si è svolta oggi a Roma, la CGIL, preso in esame l'ulteriore peggioramento della situazione del Paese, ogni giorno aggravata dalla dannosa presenza di un governo sfiduciato e commissariato, e di fronte allo spettacolo indecoroso di queste ore (voci di dimissioni, borse che salgono e che scendono, smentite e controsmentite) conferma la necessità di una svolta politica e sociale. “Quello che è chiaro – afferma la CGIL in una nota - è che questo governo, elemento determinante della crisi in corso, deve andare a casa il più presto possibile”.
Il punto centrale per dare futuro all'Italia è il lavoro, il suo valore sociale, la quantità e qualità dell'occupazione. “Si tratta – prosegue la nota - di valori costituzionalmente tutelati e dell'unica strategia possibile per uscire dalla crisi”.
Oggi invece la condizione dei lavoratori in Italia è drammatica. Milioni di persone sono costrette a lavorare in nero, al precariato, alla disoccupazione e alla Cassa integrazione. Si lavora con salari insufficienti, o si è senza lavoro, da troppo tempo, senza tutele o con tutele che si affievoliscono o finiscono. In particolare per i giovani, le donne, gli ultracinquantenni e per tutti coloro che vivono nel Mezzogiorno. “A questo dramma sociale – denuncia la CGIL - il governo è riuscito solo a proporre riduzione dei diritti: con il collegato al lavoro, poi con l'articolo 8 e adesso con i licenziamenti facili”.
Per questo il 3 dicembre la CGIL manifesterà a Roma e porterà in piazza San Giovanni l'Italia reale, le lavoratrici e i lavoratori che subiscono gli effetti della crisi e le proposte per il lavoro per uscire dalla crisi. Il futuro del Paese è il futuro del lavoro.