Mercoledì 20 giugno, le federazioni dei Pensionati di Cgil, Cisl, Uil di 6 regioni (Campania, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Puglia) manifesteranno a Bari al Palaflorio (in viale Archimede, zona Japigia), dalle ore 9.30 per sollecitare interventi urgenti a sostegno del potere d’acquisto delle pensioni, per una nuova politica fiscale e per un welfare pubblico che sia in grado di rispondere alle esigenze degli anziani, con una particolare attenzione verso quelli non autosufficienti.
“Ma anche per tenere alta la tensione sulle politiche sociali e sanitarie e per rilanciare la contrattazione territoriale sul fisco e il trasporto locale”, evidenziano le segreterie regionali dei sindacati confederali.
I pensionati di Puglia arrivano a questa mobilitazione mentre è in atto un confronto con il Governo regionale dal quale emerge che i servizi sociali e gli interventi di sostegno alle famiglie non vedono appropriatezza e contestualità con la risposta sanitaria. Si è denunciata in ogni sede istituzionale il permanere di una inadeguata risposta di salute sul territorio. Tutto ciò mentre la sanità vive la fase 2 dell’attuazione del ‘Piano di Rientro e Riqualificazione della rete ospedaliera e riorganizzazione dei punti nascita’. Una fase in cui sono previsti tagli di ulteriori 800 posti letto, e la contemporanea chiusura 22 ‘Punti Nascita’ ritenuti incongrui rispetto agli standard di servizio dettati dall’accordo Stato-Regioni, di cui al Dlgs.281/97.
Questo sta accentuando il malessere e le proteste tra i pensionati e i cittadini che non avvertono l’annunciato cambio di modello nei servizi sanitari: si chiudono gli ospedali o i dipartimenti di cura di prossimità, sicuramente inadeguati e ad alto tasso di inappropriatezza, ma in vece dei quali non si aprono contestualmente i servizi alternativi di sanità territoriale.
Evidente la realtà e la difficoltà che vivono i cittadini ed i pensionati pugliesi nel vedere svuotati dei servizi sanitari intere aree della Puglia. Non è con la logica ragionieristica che si razionalizza la spesa sanitaria pugliese. Urgente e necessario per governare al meglio la delicata fase il confronto democratico e la concertazione con le parti sociali. Così come vanno con celerità e determinazione affrontati i temi della razionalizzazione e della lotta agli sprechi, alle inefficienze, applicando una coerente spending review e varando immediatamente la Centrale Unica degli acquisti per la pubblica amministrazione.
Per Cgil, Cisl, Uil di Puglia anche la mobilitazione di pensionati e lavoratori è il segnale di un malessere che le Istituzioni, a tutti i livelli, devono cogliere in tutta la loro drammatica portata,adeguando con l’urgenza della fase le risposte che facciano superare drammi e bisogni che quotidianamente la crisi acuisce.