Gesmundo su Ilva: salute, bonifica, compatibilizzazione. Istituzioni passino dalle parole ai fatti

“Lo studio epidemiologico su Taranto conferma in tutta la sua drammaticità l’emergenza sanitaria che vive la città a pone le istituzioni di fronte all’urgenza di interventi sia sul piano di servizi per la salute che per non più derogabili azioni sulla bonifica e la compatibilizzazione dell’Ilva”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, commentando l’esito dell’indagine epidemiologia coordinata dal Centro Salute e Ambiente della Regione Puglia.

“Lo studio, che peraltro come affermano alcuni esperti non distinguerebbe gli effetti delle esposizioni passate e quelle recenti, considerato il tempo che intercorre tra l’esposizione e l’insorgere delle malattie. Andrebbe valutato l’impatto rispetto alle attuali emissioni. Ma al di là di questo crediamo sia ora che città, Regione, Governo facciano fronte comune e che finalmente si passi dalle parole ai fatti su temi quali la bonifica, ambientalizzazione, il rafforzamento dei servizi di tutela della salute dentro e fuori le fabbriche, il futuro stesso dell’impianto. Risposte che attendono la città e le 15mila persone che direttamente o nell’indotto lavorano grazie all’impianto siderurgico. Ma per tante ragioni quella dell’Ilva è una vicenda che va oltre il territorio tarantino e riguarda l’intera regione”.

“Che la situazione fosse critica era noto – conclude Gesmundo - ma ora ci aspettiamo a fronte anche di queste indagini che si passi dalle parole ai fatti. La politica e le istituzioni svolgano fino in fondo il proprio ruolo o vengano a Taranto a spiegare alla città perché quelle risposte non arrivano. Noi abbiamo le nostre proposte che riguardano la città e le sue prospettive di sviluppo e vogliamo discutere in maniera formale e trasparente”.