Prima donna nonché la più giovane alla guida della confederazione regionale
L’assemblea generale della Cgil Puglia ha eletto Gigia Bucci nuova segreteria generale del sindacato pugliese del quadrato rosso. Succede a Pino Gesmundo, eletto il 19 maggio scorso segretario nazionale della Cgil. Ai lavori dell’assemblea ha partecipato il segretario generale Maurizio Landini.
Gigia Bucci, 41 anni – la più giovane eletta alla guida della Cgil regionale -, sposata con due figli, laurea in Scienze Politiche, fin da ragazza impegnata politicamente nella sinistra giovanile, è entrata in Cgil nel 2006 quando - conclusi gli studi – fu assunta da un call center di una grande multinazionale.
Una stagione di grandi lotte per la stabilizzazione del personale, che la vide impegnata prima come delegata della propria azienda, poi chiamata in segreteria provinciale dalla Slc Cgil di Bari, dove ha continuato a seguire il settore delle telecomunicazioni ma anche quello dello spettacolo e della cultura. Di quel periodo, fra le tante, anche la difficile vertenza dei lavoratori del Teatro Petruzzelli. Nel 2010 è stata eletta alla guida della Slc dell’area metropolitana. Nel 2015 è passata nella segreteria provinciale della Camera del Lavoro. Un anno dopo è stata eletta segretaria generale.
Ai lavori dell’assemblea generale ha partecipato il segretario uscente Pino Gesmundo, che ha rivolto un saluto alla platea di delegati e dirigenti, ringraziandoli per il percorso fatto e auspicando di continuare a lavorare in maniera collettiva mettendo al centro il bisogno dei lavoratori, pensionati, precari, cittadini tutti. In Puglia abbiamo fatto un grande lavoro, faticoso, ma grande e ricordiamoci sempre che dal nostro lavoro dipende la vita delle persone, la loro dignità, la possibilità di essere protagonisti anche in una condizione di difficoltà.
Dal Segretario Generale della Cgil nazionale gli auguri di buon lavoro alla neo eletta segretaria che, ha detto Landini, saprà guidare al meglio una grande confederazione come quella pugliese, in una stagione difficile sul piano internazionale e nazionale, con la Cgil che deve proseguire nella sua mobilitazione per rivendicare dal Governo risposte sui salari, sulla sicurezza, contro la precarietà, per una riforma organica e giusta del sistema previdenziale e fiscale, a difesa della sanità pubblica e per investimenti che spingano la coesione sociale e territoriale, a partire dal miglior uso delle risorse del Pnrr.
Nella relazione programmatica che Gigia Bucci ha presentato all’assemblea generale, ha ricordato la strategia vertenziale sviluppata in questi anni in Puglia, basata sul trinomio inscindibile sviluppo, lavoro, ambiente. Anche anticipando indirizzi di politica europea che oggi obbligano tutti i paesi ad affrontare le transizioni energetiche, digitali e ambientali. Non si parte da zero, ha ribadito la neo eletta Segretaria, ma da piattaforme programmatiche elaborate assieme alle Camere del Lavoro e alle categorie, che sono state la base di confronto con le istituzioni e le controparti datoriali, per traguardare un modello di sviluppo che potrà tenere assieme buona occupazione, sicurezza, sostenibilità ambientale e sociale. Processi che vanno accompagnati con ingenti piani di formazione, per riconversione professionale di quei lavoratori espulsi dai cicli produttivi e di aziende in crisi. Manifatturiero, costruzioni, turismo, agricoltura, non c’è settore in cui la Cgil ha sottolineato Bucci, non sia impegnata con proprie proposte e azione vertenziale per reclamare uno sviluppo che rispetti diritti e persone.
Basta caporalato, basta sfruttamento, basta finti contratti part time con giornate infinite di lavoro. Così come siamo in campo per difendere il sistema sanitario pubblico e rafforzare le risposte sul versante della tutela della salute e per politiche di welfare che tengano conto delle crescenti fragilità sociali e povertà aumentate nella nostra regione, partendo dalle dotazioni degli organici. E poi completamento infrastrutturale, che significa reti digitali e e di trasporto, per colmare alcuni gap che interessano soprattutto alcuni territori, in modo da garantire una più efficace mobilità delle persone e delle merci. Trasparenza e legalità negli appalti, contro una riforma del Codice firmata Salvini che va nella direzione opposta. Sono di qualche giorno fa le denunce della Guardia di Finanzia degli interessi criminali sulle risorse e le opere del Pnrr. Legalità che deve attraversare tutta la pubblica amministrazione, dopo i troppi scandali che hanno investito funzionari della Regione e amministrazioni locali.
Protagoniste, in tutto questo, devono essere le Camere del Lavoro, ha detto Bucci, costruendo con il regionale un sistema di scambio di prassi e conoscenza, per agire assieme, socializzando scelte e programmi ai nostri iscritti, per far vivere in ogni territorio e luogo di lavoro le nostre istanze. Perché quando parliamo di coesione non bisogna guardare solo al livello nazionale ma anche all’interno della nostra regione, affinché le scelte su investimenti e strategie di sviluppo abbiano una regia partecipata e pubblica, e non siano lasciate in mano agli interessi dei privati, delle multinazionali.