L’assemblea regionale della Cgil di Barletta-Andria-Trani ha eletto Giuseppe Deleonardis nuovo segretario generale della Camera del Lavoro provinciale. Succede a Luigi Antonucci, alla guida della struttura confederale dal 2010.
Deleonardis, 62 anni, nativo di Gravina di Puglia, a 22 anni era già capolega della Federbraccianti del centro della Murgia. Nel 1981 l’ingresso nelle segreteria provinciale di Bari della stessa categoria. Quindi con la nascita del comprensorio del Nord Barese ha prima guidato la Flai e poi è stato segretario aggiunto della Cgil. Da qui la profonda conoscenza del territorio della Bat. Successivamente è stato segretario generale della Flai di Bari e attualmente della Flai di Puglia.
“Intendiamo rilanciare sul piano politico e sindacale la Cgil della Bat”, ha spiegato nel suo intervento Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil pugliese. “Un territorio dalle grandi potenzialità e che vive le stesse preoccupazioni circa lo sviluppo e l’occupazione di altre province. Da qui la scelta di Deleonardis, persona di grande esperienza e competenza, che avrà ne siamo certi l’autorevolezza e la capacità di rinvigorire la nostra azione in quel territorio”.
Nella sua relazione programmatica Deleonardis ha tracciato alcune delle linee “su cui costruire un lavoro collettivo, perché non esistono uomini da soli, soprattutto in grandi organizzazioni di massa, capaci di risolvere da soli i problemi. Lavoreremo in collegialità, perché lo scambio e la contaminazione delle idee permette una crescita collettiva”.
Dal nuovo segretario generale è arrivato l’invito a “assolvere al meglio al nostro ruolo negoziale e di rappresentanza, consolidando la nostra presenza sui luoghi di lavoro, estendendo la sindacalizzazione, radicandoci nelle aziende, rafforzando la capacità della contrattazione di secondo livello”. In una provincia, ha ricordato, “dove esistono grandi realtà produttive ma anche un tessuto di piccole e medie imprese, dal Tac al lapideo ed estrattivo e fino all’agro-alimentare. Un territorio che se organizzato può reggere meglio la sfida della competitività sul mercato globale, puntando sulle professionalità, sul lavoro di qualità, sui diritti”. Un programma “che incrocia la campagna della Cgil per un nuovo statuto del lavoro a partire dalla legge di iniziativa popolare che ci deve vedere sempre più impegnati nella raccolta firme da qui fino a ottobre”.