“Io non sono, non ho mai preteso, né pretendo di essere un uomo rappresentativo della cultura.
Io credo di essere rappresentativo di quegli strati profondi delle masse popolari
più umili e più povere che aspirano alla cultura, che si sforzano di studiare”
(Giuseppe Di Vittorio, II congresso della cultura popolare 1953)
“L’impegno e il messaggio di Giuseppe Di Vittorio sono ancora straordinariamente attuali. L’attuale contesto sociale, politico e culturale del nostro paese ci spinge a riprendere il messaggio di Di Vittorio sulla cultura, in particolar modo. Crediamo che la peggiore crisi che stiamo vivendo sia da riferirsi proprio allo scardinamento della cultura dalla società e le conseguenze sono evidenti sia a livello politico sia a livello di rapporti sociali. L’importanza di conoscere il mondo, la storia, permette una reale riflessione politica sul presente e sul futuro e questa riflessione deve tornare ad essere elemento normale dei cittadini e dei più giovani.”
E’ il messaggio che la Cgil e l’Associazione Casa Di Vittorio desiderano proporre alla riflessione pubblica in occasione dell’annuale ricorrenza della morte di Di Vittorio. Inoltre “Proprio i giovani e la cultura saranno il tema attorno al quale intendiamo riflettere nel corso di una iniziativa pubblica che terremo a fine novembre, dopo un percorso di indagine che vogliamo condurre tra gli studenti delle scuole di Cerignola”.
“Il rischio grave che corriamo – sottolineano la Cgil e l’Associazione Casa Di Vittorio – è che venendo meno il legame tra sapere e l’accesso al mondo del lavoro, i giovani possano essere portati a sottovalutare il valore della conoscenza, che in ogni caso è elemento indispensabile del sapere critico e dell’esercizio personale e comune della cittadinanza. L’insegnamento di Di Vittorio è che non basta che i diritti vengano riconosciuti ma che tutti vengano messi nelle condizioni di poter esercitare i propri diritti e la condizione prioritaria affinché ciò avvenga è proprio la cultura”.
“Il sapere e la cultura come strumento di riscatto sociale e di emancipazione sono stati architrave del pensiero e dell’azione di Giuseppe Di Vittorio. Per questo l’esercizio della memoria attorno al suo impegno non sono mai mera ritualità ma occasione di riflessione e analisi rispetto all’attualità, alle sfide di oggi che devono essere dell’intero Paese, pena la crescente esclusione sociale e il complessivo impoverimento economico e culturale”.