Il governo ha messo a disposizione 90 milioni di euro per l'Ilva di Taranto, altri 60 milioni saranno disponibili all'inizio del 2013. Torna a parlare oggi (17 settembre) il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, sul caso dello stabilimento che ha tenuto banco negli ultimi mesi. "Le risorse già messe a disposizione - spiega a Radio1 - sono 90 milioni di euro, poi ci sono quelli che fanno riferimento ai fondi della regione Puglia. Altri 60 milioni di euro saranno disponibili all'inizio del prossimo anno". Sul futuro ancora nessuna certezza, in attesa dell'Autorizzazione integrata ambientale che sarà rilasciata entro il 30 settembre. Solo dopo il presidente Ferrante illustrerà le prospettive dello stabilimento siderurgico, come ribadito ai sindacati e istituzioni nell'incontro del 14 settembre. "Per il commissario - aggiunge Clini - ancora non c'è una decisione, così come non c'è convergenza per la nomina del soggetto attuatore. Troveremo un equilibrio tra Regione e governo, credo non appena il decreto sarà convertito alla Camera procederemo". Il ministro si dice consapevole delle ricadute dall'eventuale chiusura dello stabilimento. "Una situazione diversa da quella che ci auspichiamo, cioè negativa - conclude - porterebbe effetti negativi e pericolosi a livello nazionale. Sto lavorando per fare in modo che la continuità produttiva sia sostenuta dagli investimenti per il risanamento ambientale, questa è anche l'indicazione strategica che la Ue dà per i settori industriali".