Ribadita dal Tribunale di Bari l’impossibilità da parte del datore di lavoro di modificare in modo unilaterale norme e istituti contrattuali.
La FLAI CGIL, in difesa di alcuni suoi iscritti, si era rivolta al Giudice del Lavoro per contestare all’ARIF (Agenzia regionale per la forestazione e le attività irrigue) il fatto che si fosse deciso di modificare unilateralmente quanto previsto dal CCNL e Contratto integrativo regionale (CIRL) di settore in materia di indennità di percorrenza (ex art. 54 del CCNL e ex art. 23 del CIRL).
In particolare, tale indennità – come si ricorderà- era stata anche oggetto, nello scorso periodo estivo, di interpretazioni dal significato incerto da parte dell’ufficio del personale che ne aveva addirittura deciso la sospensione attraverso una scelta unidirezionale, tale da innescare tensioni con la gestione commissariale, oltre che alla rabbia e la protesta dei lavoratori che la FLAI ha sostenuto fino a giungere alla positiva sentenza.
I Giudici del Tribunale di Bari, d.ssa Ernesta Tarantino e Maria Giovanna Deceglie, hanno accolto le difese addotte dall’avv. Nicola Caroppo del Foro di Bari, a tutela di due lavoratori iscritti alla FLAI-CGIL della BAT, che ha dimostrato la validità degli accordi sottoscritti negli anni passati, frutto di trattative sindacali, sottolinenando il ruolo centrale che svolge la contrattazione nazionale ed integrativa regionale.
Una sentenza che da ragione alla categoria della CGIL che rappresenta i lavoratori del settore agroalimentare: “Siamo stanchi di assistere a continue fughe in avanti nel tentativo di svuotare norme contrattuali in ambito lavorativo. Vogliamo impedire che i diritti ottenuti con capacità negoziale vengano annullati da ragioni improntate all’idea di fare cassa riducendo il costo del lavoro semplicemente abbassando il salario” afferma Antonio Gagliardi, segretario generale FLAI CGIL Puglia. “Useremo tutta la forza rivendicativa di coloro che rappresentiamo ogni volta che si renderà necessario e ogni forma di tutela che la legge ci consente per il rispetto dei diritti contrattuali di ogni singolo lavoratore”.