Italia: più lavoratori migranti, ma 385mila disoccupati

In Italia crescono i lavoratori stranieri: sono 2 milioni e 334mila nel 2012. Ma non tutti gli stranieri hanno un impiego: tra loro ci sono 385mila disoccupati. Sono sempre di più i migranti in cerca di lavoro e, per quelli che un posto ce l'hanno, il salario è molto inferiore agli italiani. Nel 2012 la retribuzione mensile media di uno straniero si attesta a 968 euro, contro i 1.304 euro di un italiano. I migranti dunque guadagnano 336 euro in meno. E' quanto emerge dal terzo rapporto annuale "Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia", diffuso oggi (15 luglio) dalla direzione generale dell'immigrazione e politiche dell'integrazione del ministero.In termini di numeri, è boom dei lavoratori stranieri in Italia: nel 2012 si rilevano 83mila occupati in più, concentrati soprattutto nei servizi alla persona. Il tasso di occupazione della componente straniera si è invece ridotto: ha toccato quota 65,4% per i lavoratori Ue (contro il 66,5% del 2011), mentre si è fermato al 58,6% per gli extracomunitari (contro il 60,4% del 2011).Crescono gli imprenditori migranti nel nostro paese. Anche qui i numeri parlano chiaro: nel 2012 le imprese individuali registrate risultano 3.335.135 di cui 302.217 con titolati extra Ue. Gli imprenditori stranieri si concentrano nelle attività commerciali (il 43,7% del totale delle imprese) e nel settore edile (il 24,7%), mentre il restante 30% delle imprese individuali si distribuisce nelle attività manifatturiere (il 9,1%), nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (il 4,9%) e nel settore noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (il 4,6%).

Per gli stranieri sono calati gli infortuni. Questo un altro passaggio del rapporto che sottolinea come, al 28 febbraio 2013, risultino pervenute all'Inail 656mila denunce d'infortuni avvenuti nel corso del 2012 per le tre gestioni principali (agricoltura, industria e servizi, dipendenti conto stato). Il dato definitivo - però - è destinato a una leggera crescita e dovrebbe attestarsi a 657mila denunce, in calo del 9% rispetto alle 725mila del 2011.Come detto, resta molto significativo il gap salariale tra migranti e italiani. Nel 2008 la retribuzione netta dei lavoratori stranieri era lievemente maggiore (973 euro al mese) ma il divario con gli italiani era molto minore, pari a 266 euro per mese. Il rapporto specifica: "Non è possibile stabilire se le trasformazioni descritte abbiano una natura congiunturale o se i fenomeni siano più di natura strutturale". In ogni caso, si legge, "se si considera, oltre al ridimensionamento del fabbisogno di manodopera, l'aumento esponenziale della disoccupazione (soprattutto per la componente Ue), la crescita della componente inattiva (soprattutto per la componente extra Ue) e il progressivo impoverimento qualitativo della domanda, è difficile immaginare che i fenomeni descritti abbiano una natura transitoria".Quindi il passaggio sulla disoccupazione dei migranti. I senza lavoro sono quasi 385mila, precisamente 382mila, di cui 193mila donne e 190mila uomini. Nel 2008 erano 162mila, ovvero 94mila donne e 67mila uomini.Il tasso di disoccupazione della popolazione straniera si attesta al 14,1%. Un valore inferiore alla media europea, fa notare il rapporto, ma in forte crescita dall'inizio della crisi nel 2008 (+5,6%) e con un incremento di quasi 2 punti percentuali rispetto al 2011. Tra il 2011 e 2012 - poi - si registra un aumento rilevante degli inattivi, che per la componente Ue cresce di 15mila unità e addirittura di 71mila per i migranti provenienti da fuori l'Unione europea.