Un presidio di circa 30 ex dipendenti del Gruppo Ciccolella, da tenere davanti le serre dell’azienda site nell’agro di Candela, è stato indetto dalla Flai Cgil di Capitanata per domani, mercoledì 24 luglio, a partire dalle ore 9 e fino alle ore 13.
La protesta dei lavoratori a seguito del loro licenziamento avvenuto ad aprile 2013, senza che nel frattempo si sia provveduto alla liquidazione delle spettanze di fine rapporto. Inoltre, denuncia la Flai, in virtù delle tipologie contrattuali, questi lavoratori non hanno potuto usufruire degli ammortizzatori sociali e a tutt’oggi sono senza alcuna forma di sostentamento, con le immaginabili conseguenza sulla tenuta economica delle rispettive famiglie.
“L’azienda – afferma il segretario generale della Flai foggiana, Daniele Calamita – sostiene di aver provveduto a pagare con tranche mensili le spettanze. Ebbene, se fosse vero a distanza di quattro mesi come mai ai lavoratori sono stati accreditati solo uno o due acconti? Inoltre questa modalità di frazionare il trattamento di fine rapporto non è mai stata concordata con nessuno, al punto da negare agli stessi lavoratori copia dei prospetti delle spettanze al fine di poter procedere ad una verifica”.
Nella nota di risposta del Gruppo Ciccolella alla lettera con cui la Flai ha indetto la mobilitazione, inviate per conoscenza al Prefetto di Foggia, l’azienda addirittura paventa il rischio che tali iniziative sindacali avrebbero come conseguenza “l’inasprimento della tensione sociale”. “Ad alimentare le tensioni sociali c’è solo il mancato rispetto delle norme circa il pagamento delle spettanze, tutto addebitabile all’azienda – sottolinea Calamita -. Cosa ben diversa è una pacifica manifestazione di protesta, da parte di quei lavoratori che stanno pagando loro soli un prezzo altissimo a seguito del licenziamento e della crisi che colpisce il lavoro in questa provincia”.