Il Segretario generale della Cgil Puglia Giovanni Forte, intervenendo sulle eccezionali misure di sicurezza previste per l’arrivo a Bari del Presidente Monti in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante, stigmatizza il fatto che “le tante vertenze aperte per il mantenimento dei posti di lavoro, siano prese in considerazione non per la portata e l'impatto dal punto di vista economico e sociale che esse hanno, ma come possibile minaccia all'ordine pubblico”. “Addirittura –incalza il sindacalista- si stanno predisponendo misure di sicurezza eccezionali e zone rosse di accesso al fine di prevenire gli effetti di eventuali tumulti o chissa quali minacciose contestazioni”. “Tutto questo -afferma- ci sembra eccessivo”.
Nella nota inviata alla stampa, il Segretario si dice convinto che “ipotetiche manifestazioni, anche se si svolgessero, non credo assumerebbero toni cosi allarmanti”. “E poi –chiede polemicamente- cosa ci sarebbe di male se il Presidente Monti entrasse in contatto con i problemi reali che i lavoratori vivono in questa fase di crisi? Perchè il Presidente non ovrebbe sapere che ci sono lavoratori che giorno dopo giorno vanno ad incrementare il bacino di coloro che usufruiscono degli ammortizzatori in deroga? Che settori come il calzaturiero, l'abbigliamento, il mobile imbottito stanno subendo un impatto assai gravoso? Che i limiti imposti alla Puglia col Piano di rientro della spesa sanitaria stanno mettendo a rischio tanti posti di lavoro, ma fondamentalmente il diritto alla salute dei cittadini pugliesi?”.
Forte non tralascia nemmeno di evidenziare la paradossale situazione dello splendido teatro in cui sarà accolto il Presidente dove “a centinaia di artisti professionisti, che hanno dato lustro e onore alla città, viene negato il diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro, adottando invece come criterio di assunzione uno squallido e deprimente sorteggio”.
Il sindacalista Pugliese si dice sicuro inoltre che “qualche manifestazione di lavoratori non ha mai fatto male, anzi serve per offrire un quadro del contesto più vivo e reale”.
“Se poi -conclude provocatoriamente Forte - il Presidente vuole mettersi la coscienza a posto incontrando i soli imprenditori, vuol dire che viene fatta una scelta legittima, ma sicuramente errata e che non fa giustizia del contributo che il mondo del lavoro sta dando in questo momento così difficile per il Paese”.