Il commento del Segretario generale Pino Gesmundo alla prima riunione convocata ieri presso la Presidenza della Regione dall’Assessore al Bilancio Raffaele Piemontese
“Siamo soddisfatti perché nella prima riunione convocata in Regione è emerso con chiarezza quello che la Cgil chiedeva: le risorse del PNRR dovranno essere utilizzate per cancellare definitivamente i troppi ghetti che sono sorti in questi anni in Puglia, in assenza di risposte pubbliche all’esigenza abitativa di migliaia di lavoratori agricoli stranieri”. È il commento del segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, all’incontro svoltosi ieri pomeriggio presso la Presidenza della Regione a Bari, convocato dall’Assessore al Bilancio Raffaele Piemontese.
“Diamo atto alla Regione Puglia, all’assessore Piemontese così come ai Comuni coinvolti e presenti alla riunione, di essersi mossi tempestivamente circa le opportunità connesse ai finanziamenti stanziati dal Ministero del Lavoro per il superamento degli insediamenti abusivi. Quei lavoratori che contribuiscono a rendere l’agroalimentare pugliese un settore fondamentale dell’economia regionale, vanno sottratti a logiche concentrazionarie e di ricatto proprie di quei ghetti, serventi alle dinamiche di sfruttamento ordite dai caporali in accordo con imprenditori senza scrupoli”.
Per il segretario Gesmundo “il piano predisposto dalla Regione è condivisibile, va nell’indirizzo auspicato del superamento dell’approccio emergenziale. Niente più campi, container, case mobili, ma soluzioni abitative dignitose. Così come si riconosce la necessità di un approccio complesso che indichiamo da sempre come unico possibile per superare le dinamiche di assoggettamento al caporale: quindi occorre affrontare il tema dell’accoglienza ma assieme il tema del rispetto dei contratti, dei trasporti, dell’assistenza socio-assistenziale e non ultima per importanza l’aspetto giuridico legale facilitando la regolarizzazione delle presenze dei lavoratori stranieri. Assieme a un lavoro mirato verso le aziende affinché si facciano anch’esse carico di progetti alloggiativi con misure ad hoc”.
Definito già un fitto calendario di incontri “nel corso dei quali aggiorneremo lo stato dello strumento e dei piani che toccherà ai Comuni predisporre. Come Cgil chiediamo si affermi a livello procedurale il ruolo fondamentale di Governance da parte della Regione, di supporto agli enti locali sul piano sia di indirizzo che progettuale. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione legata agli oltre 100 milioni destinati alla Puglia, per restituire dignità a migliaia di lavoratori, liberarli dallo sfruttamento, e riportare un pezzo importante di economia dentro circuiti legali, con un ritorno per tutta la collettività”.