Contro la manovra di bilancio del Governo, che si accanisce sui poveri, non sostiene salari e pensioni erosi dall’inflazione, non investe sul Mezzogiorno ma anzi divide ancor più il Paese. Martedì 6 dicembre, dalle ore 9.30, conferenza stampa presso l’Università Aldo Moro di Bari
Una manovra economica sbagliata e da cambiare, che non risponde alle reali emergenze del Paese, a partire dalla condizione materiale dei lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati, cittadini e cittadine. Sono le ragioni che hanno spinto la Cgil Puglia a proclamare lo sciopero generale di 8 ore nella giornata di mercoledì 14 dicembre con manifestazione regionale che si terrà a Bari.
Una legge di bilancio irricevibile per la Cgil, “perché colpevolizza e punisce i poveri, aumenta la precarietà, premia gli evasori e aumenta l’iniquità del sistema fiscale, non fa nulla per sostenere salari e pensioni”. Dal ripristino dei voucher alla flat tax, dall’abolizione del reddito di cittadinanza alle misure previdenziali, dalle poche risorse per sanità e scuola, è lungo l’elenco delle doglianze del sindacato. “Uno sciopero necessario – commenta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo – per sostenere nell’iter di discussione della manovra in Parlamento quelle che sono le piattaforme rivendicative e le richieste tese a ottenere risposte urgenti e necessarie ad affrontare questa fase in cui sta peggiorando la condizione delle persone, aumentano le disuguaglianze sociali e territoriali, frenano lo sviluppo del Paese. Ragioni che viste dal Sud e dalla Puglia assumono tinte ancor più scure”.
“Il Governo non ci ha ascoltato, e contro scelte non ispirate a criteri di giustizia sociale, di solidarietà, senza alcuna visione di prospettiva anzi aumentando divisioni e disuguaglianze, al sindacato non resta che la mobilitazione. E in Puglia – conclude Gesmundo - ci sono motivazioni ulteriori per sostenere la mobilitazione, diffondere e far conoscere le proposte della Cgil, partecipare allo sciopero”.
Martedì 6 dicembre, dalle ore 9.30, conferenza stampa presso l’Università Aldo Moro di Bari.