Nell'amministrazione pubblica regionale e di molte città chi si occupa di trasporti, ha spesso scarsa conoscenza dei sistemi di trasporto e del livello di tecnologie nel trasporto ferroviario sulle linee locali in concessione governativa. In questo limite di integrazione della programmazione pubblica si incunea la speculazione fondiaria dei fondi europei di programmazione degli investimenti, a volte dirottati verso altre "poste", a volte bloccati per difficoltà legate ai permessi connessi agli espropri o ad autorizzazione degli Enti locali, con l'evidente distorsione che l'offerta di mobilità collettiva divisa tra "offerta forte" e "offerta sociale" insegue, spesso senza riuscire a soddisfarla, la disordinata evoluzione della domanda determinata dalle richieste localistiche che nulla hanno a che vedere con un moderno ed efficiente sistema dei trasporti.
La presenza di gruppi nazionali come FSI nel settore Trasporti per quanto riguarda la Puglia deve trovare adeguata risposta nella partecipazione all’ammodernamento della rete per ottenere un adeguamento allo stesso livello degli standard previsti per la rete nazionale delle linee locali in concessione governativa che sia sottoposta alle stesse regole dell’Agenzia nazionale della Sicurezza Ferroviaria.
La relazione introduttiva sarà curata da Maria Teresa De Benedictis, segretario generale della Filt Cgil di Puglia e Bari. Previsto l’intervento di Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil pugliese, e dei lavoratori, delegati e Rls delle imprese ferroviarie pugliesi.