Sono 8 gli incidenti mortali e gli 4.625 infortuni totali. Gesmundo: chiediamo a Regione Puglia di stanziare risorse promesse per gli Spesal
78 infortuni al giorno, 4.625 totali nei primi due mesi dell’anno in Puglia, 900 in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Sono stati invece 8 gli infortuni mortali, cui si sommano lavoratori che hanno perso la vita a marzo a Taranto e in provincia di Lecce e Foggia.
“Riesce difficile parlare oggi di numeri da guerra mentre un conflitto bellico miete vittime alle porte dell’Europa, ma i dati degli incidenti mortali e degli infortuni in Puglia, in sensibile aumento, sono terribili, non possono essere relegati a fatti episodici e impongono una riflessione urgente da parte delle imprese e delle istituzioni – commenta il segretario generale Pino Gesmundo, Segretario generale della Cgil Puglia -. A nulla sono serviti gli appelli pubblici, le campagne di sensibilizzazione, la richiesta di maggiori controlli. Se questa è la ripresa post pandemia, se il prezzo da pagare è la vita di uomini e donne che lavorano per vivere non certo per morire, noi non ci stiamo”.
Lo scorso anno furono 96 le vittime, 24mila gli infortuni totali. “Stenta a imporsi una cultura della sicurezza, spesso in nome del profitto si risparmia sui dispositivi di sicurezza, si costringono i lavoratori e le lavoratrici a turni massacranti così come anche le strumentazioni e le macchine. Inoltre a causa del diffuso precariato e lavoro irregolare gli addetti non sono nemmeno nella condizione di reclamare il rispetto delle norme, pagando il ricatto di un reddito a qualunque costo. Inoltre considerato il bassissimo numero di aziende ispezionate, è così difficile incappare in un’ispezione che per chi è senza scrupoli conviene agire nell’illegalità. Non è accettabile sentir parlare di emergenza, trattandosi di un fenomeno ormai consolidato negli anni. Non si può e non si deve morire o subire menomazioni perché qualcuno considera la sicurezza un costo. Vanno adeguati gli organici degli enti ispettivi e investito sull’individuazione degli Rsl, che vorremmo fossero presenti in ogni azienda a prescindere se sindacalizzata o meno. Chiediamo anche alla Regione Puglia, con la quali abbiamo sottoscritto un protocollo in materia e che ci ha convocato per il 21 prossimo, di impegnare le proprie strutture amministrative per sollecitare il Governo a ogni intervento opportuno volto a contrastare la violazione delle norme in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. E di mantenere fede all’impegno preso di stanziare risorse a favore degli Spesal per portare oltre il 5% la soglia delle ispezioni”.