Arif arranca su prevenzione e protezione. "Recuperare ritardi, serve confronto sindacale"

10-04-2020 10:07:56

“Apprezziamo il fatto che ARIF si starebbe adoperando - usiamo il condizionale - per cercare di superare al meglio le difficoltà del momento, con un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Ma rileviamo anche una contraddizione in termini: se è vero che si prova ad affrontare la situazione cercando una maggiore collaborazione con i sindacati, come si fa poi ad affermare come non veritiera la nostra lamentela circa il mancato coinvolgimento degli stessi?”. E’ quanto afferma il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Gagliardi, in risposta a quanto dichiarato dall’Agenzia Regionale Irrigua e Forestale con un post sui social in merito alla capacità gestionale dell’emergenza Coronavirus nei vari luoghi di lavoro di propria competenza.

Ma alle organizzazioni sindacali, fanno sapere dalla Flai Puglia, non è sfuggito che nell’ambito della gestione emergenziale in atto, ARIF avrebbe dovuto predisporre sin dall’emanazione dei DPCM di marzo scorso una serie di interventi atti a eliminare ogni possibile potenziale pericolo da Covid-19 per tutti i dipendenti. È del 7 aprile 2020 la comunicazione ufficiale con la quale l’Ente rende noto agli R.L.S. (Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza) che in data 23 marzo scorso sono stati individuati i responsabili alla Prevenzione e Protezione. Inoltre, per quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008, nessuna partecipazione e consultazione è stata messa in atto per coinvolgere gli RLS. L’assenza della struttura deputata a sovraintendere le questioni afferenti la sicurezza sui luoghi di lavoro sarebbe un fatto gravissimo, specie per una pubblica amministrazione, per non aver adempiuto agli obblighi di carattere generale poiché il gruppo formato dai responsabili alla sicurezza (A.S.P.P., R.S.P.P., Medico competente, ecc.) è stato costituito, appunto, il 23 marzo scorso, così come affermato da ARIF stessa. Tale obbligo risulta stringente per un datore di lavoro a prescindere dall’emergenza pandemica.

“Evidentemente per ARIF, il coinvolgimento preventivo sulla sicurezza non rientra in una logica di coinvolgimento partecipativo dei propri Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza”, continua Gagliardi. Il Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” sottoscritto lo scorso 3 aprile da CGIL CISL UIL e Funzione Pubblica ha lo scopo di promuovere e agevolare il ricorso a misure necessarie per contenere la diffusione del contagio, mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro e di accesso al pubblico e contestualmente garantire la continuità dei servizi e i livelli retributivi dei pubblici dipendenti”.

Più volte, infatti, da parte dei sindacati di categoria, con note ufficiali, sono state evidenziate le preoccupazioni rispetto alle procedure ben prima del 23 marzo, chiedendone l’attuazione. Proprio per questa ragione, alla Flai Cgil, non è sfuggita la pubblicazione sull’Albo Pretorio dell’Amministrazione datata 3 aprile 2020 della stipula di una polizza assicurativa per la responsabilità civile di dirigenti e funzionari che, per carità, è possibile contrarre: “ma ci chiediamo, perché non prima?”.

“Apprezzabile risulta anche la perentoria pubblicazione di immagini e foto sui canali social come ha tenuto a precisare lo stesso Ente -insiste il sindacalista-, mentre si ritraggono gli addetti intenti a sanificare mezzi e luoghi: peccato che tale pubblicazione sia del 6 di aprile. Continuiamo a sostenere che ARIF sia davvero un valido soggetto pubblico in grado di elevare la qualità dei servizi per l’agricoltura pugliese con suo indispensabile servizio irriguo, l’effettiva capacità di monitoraggio e contrasto


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