Assemblea generale Cgil Puglia a Taranto: attenzione verso territori attraversati da crisi

23-10-2024 10:36:26

L’Assemblea generale della Cgil Puglia – il massimo organo di governo del sindacato dal quadrato rosso – il 22 ottobre si svolgerà non come da tradizione nella sede regionale ma a Taranto, presso l’Auser – Centro Polivalente di via Lisippo 8 al quartiere Tamburi.

“Abbiamo scelto di tenere la nostra assemblea a Taranto – spiega la segretaria generale Gigia Bucci – non solo per manifestare vicinanza alla Camera del lavoro e a tutto il suo gruppo dirigente, struttura recentemente fatta oggetto di atti vandalici e minacciosi – ma per sottolineare l’attenzione del nostro sindacato verso un territorio che è attraversato da crisi produttive, su tutte quella del siderurgico. La più grave che investe il Paese per le ricadute occupazionali e sociali, per la strategicità dell’asset, non da ultimo perché cartina di tornasole di scelte politiche e imprenditoriali che reclamano da parte della politica e del Governo politiche industriali e scelte sul futuro dell’impresa in grado di cogliere in positivo le ineludibili sfide delle transizioni energetiche ed ecologiche, compatibilizzando le produzioni e salvaguardando occupazione e salute”.

Non l’unica criticità che investe il territorio tarantino, “tante sono le vertenze ma anche le opportunità che possono ridisegnare per questa provincia un futuro di nuovo sviluppo. Dal porto all’hub dell’idrogeno, servono investimenti adeguati e scelte condivise con il territorio, non calate dall’alto o fatte prendere in assoluta autonomia ai player privati, soprattutto che abbiano una visione d’insieme per la costruzione di filiere competitive e sostenibili”.

“Non sarà l’unica assemblea che la Cgil Puglia terrà itinerante sui territori – conclude Gigia Bucci – perché ogni provincia ha peculiarità legate a criticità e assieme opportunità che intendiamo mettere a valore, anche grazie al lavoro che svolgono le nostre Camere del Lavoro rispetto a piattaforme e proposte a partire dalle quali dialoghiamo con le istituzioni, il mondo della formazione e della ricerca, le rappresentanze datoriali”.


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