Cgil Puglia e Bari con De Palma al presidio dei lavoratori Ac Boilers
07-01-2025 09:30:16
Non sarà di certo un Natale sereno quello dei 130 lavoratori della AC Boilers, ex Ansaldo Caldaie, in cassa integrazione da gennaio di quest’anno e senza concrete prospettive per la ripresa produttiva del sito di Gioia del Colle. E questo pomeriggio, ai lavoratori in presidio permanente, hanno voluto portare il proprio saluto e ribadire la concreta vicinanza nella difficile vertenza il segretario generale della Fiom Cgil nazionale, Michele De Palma, la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, il segretario della Camera del Lavoro Metropolitana di Bari, Domenico Ficco, assieme ai vertici della Fiom territoriale.
“La lotta deve essere per la continuità lavorativa e produttiva, nessun posto di lavoro può essere perso, nessun sito deve essere chiuso – hanno affermato Bucci e Ficco -. Perché questo territorio è attraversato da una crisi del manifatturiero che rischia di desertificare industrialmente il barese e tutta la regione. Paghiamo il prezzo dell’assenza da anni di politiche industriali a livello governativo, una recessione che vive tutto il sistema manifatturiero nazionale e che è ancor più grave in territori più fragili, dove andrebbe difeso quel che c’è ed estesa la base industriale, per trascinare specializzazioni produttive, lavoro qualificato, buoni salari. La vertenza Ac Boilers è una battaglia simbolo in questo senso, per la maturità e la fermezza che stanno dimostrando i lavoratori. Ma a loro la politica deve dare risposte serie e concrete, dal livello nazionale a quello regionale, affinché anche le tante risorse che sono destinate al sistema privato siano condizionate alla creazione e salvaguardia di posti di lavoro di quelle realtà in crisi”.
“Quando i compagni mi hanno detto che c’era questo appuntamento, io che sono nato a pochi chilometri da qui, ho deciso di venire a stare con voi – ha affermato De Palma -. La Fiom nazionale, assieme alla Fim e alla Uilm, stanno seguendo con attenzione quel che accade al tavolo nazionale. Qualcuno mi ha chiesto cosa ne pensassimo della proposta emersa nell’incontro alla Regione: su questo occorre essere chiari. La proposta di piazzare dei lavoratori da una parte, qualcun altro da un’altra parte, e altri ancora chissà dove, senza un piano complessivo industriale e occupazionale che garantisca tutti può solo nuocere alla lotta che oggi voi con noi state portando avanti”. Perché per il segretario nazionale della Fiom “quel che accadrebbe, lo dico per esperienza, è che prima di tutto non si darebbero risposte a tutti i lavoratori, e quindi qualcuno pagherebbe il prezzo più alto. Seconda cosa, andremmo a disperdere il patrimonio di lavoro industriale in questo territorio. E bene ha fatto il sindaco a ribadire che nessuna speculazione su quest’area sarà possibile, deve essere salvaguardata la vocazione manifatturiera”. Sindaco e amministratori comunali di Gioia del Colle che hanno partecipato all’incontro con i lavoratori.
De Palma ha ricordato come “è importante avere a disposizione ammortizzatori sociali: è evidente che la battaglia che facciamo è per riavere un lavoro, per riprendere la produzione, ma sono la premessa per poter continuare una trattativa, per negoziare la continuità occupazionale. Altrimenti ognuno poi rimane da solo”. Anche dal segretario della Fiom infine l’appello è alla politica e alle istituzioni: “Bisogna proseguire l’interlocuzione con io due livelli istituzionali: da un lato il Ministero, che può mettere a disposizione risorse per un investimento industriale sull’area e rendere appetibile il sito per altre aziende metal meccaniche, e la Regione che conosce il territorio e può e deve svolgere la sua parte per aprire un confronto con le imprese e l’associazione delle imprese sul territorio. Quel che è certo è che i lavoratori devono sapere che la Fiom, la Cgil, il sindacato c’è e lavoriamo giorno dopo giorno per trovare la migliore soluzione che garantisca tutti. A partire dal prossimo incontro al Mimit del 14 gennaio”.