Cgil su frasi Sottosegretario Gemmato: No a propaganda sulla salute dei cittadini

Il segretario della Cgil Puglia interviene sulle polemiche seguire alle dichiarazioni del Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. “A cosa servono le passerelle dei parlamentari negli ospedali? Vi sono organi ispettivi preposti. Dalla sanità allo sviluppo crediamo sia necessario dialogo istituzionale e politico e non iniziative estemporanee”

10-05-2023 13:35:59

“La propaganda sulla salute dei cittadini pugliesi anche no, grazie. La politica si confronti, come è giusto, su risorse e strumenti in grado di dare risposte ai bisogni di salute della nostra popolazione”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, intervenendo sulle polemiche seguite alle dichiarazioni del Sottosegretario al Ministero della Salute, il pugliese Marcello Gemmato.

“A parte che vorremmo capire l’utilità delle invocate ispezioni di parlamentari. Ma davvero in luoghi di cura, spesso di sofferenza, dove c’è un personale che sottodimensionato svolge con abnegazione il proprio lavoro, si pensa di fare passerella a favore di telecamera? Per scoprire cosa? Piuttosto si finanzino e si mettano nelle condizioni di operare meglio organi ispettivi già esistenti”, chiede Gesmundo.

“La Cgil, assieme alla categoria dello Spi, della Funzione Pubblica, con le altre sigle confederali, è impegnata da anni in una vertenza sanità in Puglia che prova ad affrontare i problemi, dalle liste di attesa alla sanità territoriale, dalle piante organiche all’assistenza domiciliare, dall’emigrazione passiva ai presidi territoriali”, ricorda il segretario della Cgil pugliese.

Allo stesso modo “denunciamo come questo Governo abbia portato gli investimenti sulla sanità al 6,1% del Pil, una percentuale che si riduce negli anni a seguire, anche al di sotto dei valori pre Covid. E meno male che dalla pandemia avremmo dovuto imparare e investire in politiche per la salute e la prevenzione. Situazione che vede ovunque le sanità territoriali in forte sofferenza anche a causa del caro-bollette e materie prime”.

La Cgil si sarebbe aspettata “da un Sottosegretario pugliese risposte su questo, su come pensa di intervenire circa la perequazione del Fondo sanitario nazionale che penalizza regioni come la Puglia, su come saranno messe a terra le risorse per la sanità del Pnrr, sapendo che finanziato infrastrutture, ma gli ospedali senza personale non funzionano. Avremmo voluto allora sentir parlare di un piano straordinario di assunzioni da parte dello Stato. La Conferenza delle Regioni ha denunciato un buco di 5 miliardi nei conti della sanità pubblica, che rischiano di minare la tenuta del Sistema sanitario nazionale. Pensa di mandare ispezioni anche in questi altri territori, Gemmato?”.

“Crediamo – conclude Gesmundo – che dalla sanità allo sviluppo sia necessario dialogo istituzionale e politico. Vorremmo capire perché le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione non sono ancora state ripartite alle regioni, e l’80% è destinato a quelle del Sud. Lo chiediamo con insistenza al Ministro Fitto da tempo, senza avere risposte. Vorremmo capire come si concilia l’autonomia differenziata con il sostegno allo sviluppo del Sud, alla tenuta della sua sanità, considerato che i Lep delineano i livelli minimi di assistenza, senza alcuna garanzia di omogeneità e uniformità del diritto come prevede la Costituzione. E se avremo regioni più ricche che investono maggiormente, avremo ancora emigrazione passiva e costi in più per il Sud. Non stupiamoci poi della distanza che sempre più i cittadini avvertono dalla rappresentanza politica, come testimoniato dai preoccupanti dati di partecipazione al voto. Risposte concrete, risorse, investimenti su servizi e personale, questo chiedono i cittadini pugliesi, non estemporanee ispezioni che nulla producono se non polemica politica di bassa lega”.


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