"La formazione migliore", seminario Cgil Puglia con le proposte di riforma del settore

01 -07-2014

Perché investire riformando la formazione professionale. Attorno a questo tema si svilupperà la tavola rotonda dal titolo “mettiamo in campo la formazione migliore” in programma domani mercoledì 2 luglio a partire dalle ore 10.30 nella sala Trulli della Cgil Puglia (Via Calace, Bari).

 

Dopo i saluti di Gianni Forte Segretario Generale Cgil Puglia e Claudio Menga Segretario Generale Flc Cgil Puglia, e la relazione di Teresa Loiacono Responsabile Dipartimento Formazione e Welfare Cgil Puglia, al dibattito, moderato dalla giornalista de La Repubblica Bari Francesca Russi, parteciperanno Padre Vincenzo mero – Presidente Forma; Luigi Rossi – Segretario Flc Cgil; Domenico Favuzzi – Presidente Confindustria Puglia; Dario Longo – Confartigianato Puglia; Leo Caroli – Assessore Politiche per il Lavoro della Regione Puglia; Alba Sasso – Assessore Diritto allo studio e formazione Professionale Regione Puglia. Le conclusioni sono affidate a Serena Sorrentino – Segretario Cgil Nazionale. 

 

Gli indirizzi di politica economica e sociale a livello europeo e nazionale considerano gli investimenti nella formazione prioritari per l’uscita dalla recessione di questi ultimi anni. Il successo di un Paese si basa, in misura crescente, sull'economia del sapere e della conoscenza. Per questa ragione capitale umano e capitale sociale devono tornare ad essere centrali nella politica strategica dell'Italia. La crisi e la mancanza di lavoro stanno agendo in profondità sul “capitale umano” rendendolo più fragile ed esposto alle incertezze. In questo modo anche le possibilità di crescita economica vengono durevolmente diminuite. Ciò innesta un circolo vizioso in cui minor benessere riduce capitale umano e un capitale umano meno qualificato abbassa di nuovo il benessere. Un circolo che va rapidamente spezzato.

 

Occorre ripartire dall'aggiornare e qualificare il sistema della istruzione e formazione delle future generazioni.

 

Oggi più che mai non sappiamo di quali conoscenze e competenze avremo bisogno nei prossimi 5/10 anni. Se prima un'azienda cercava alcune figure con competenze standard, oggi è infinita la gamma di capabilities che servono e i lavori di oggi sono multidisciplinari e mescolano competenze antiche e tecnologie innovative, conoscenza del territorio e vocazione globale, abilità artigianale e progettazione industriale. Occorre uno sforzo per colmare il gap tra mondo della formazione ed economia reale e spezzare il circolo vizioso derivante da una domanda insufficiente di formazione ed un'offerta spesso autoreferenziale. Per superare questo nodo è fondamentale investire in una formazione professionale profondamente riformata che ha come missione quello dell’innalzamento dei livelli di competenze.

 

Ma tutto questo non sarebbe sufficiente se non accompagnato dal collegamento forte con il sistema produttivo locale.

 

Domani 2 luglio nel corso dell’iniziativa saranno presentate le proposte della Cgil Puglia alla Regione Puglia, per “mettere in campo una formazione migliore”, a cominciare dalla contrattazione territoriale della formazione con la relativa rendicontazione sociale oltre all’attivazione di un tavolo permanente regionale, aperto alle parti sociali ed economiche che abbia il ruolo di monitorare e programmare le attività di formazione, effettuandone la valutazione sociale dei risultati.

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