Mobilitazione Cgil Cisl Uil contro manovra economica, 11 dicembre manifestazione a Bari
22-11-2021 10:07:19
La mobilitazione lanciata da Cgil Cisl Uil per migliorare i contenuti della manovra economica del Governo sfocerà in Puglia in una manifestazione regionale che si terrà sabato 11 dicembre a Bari. Le ragioni dell’iniziativa messa in campo dal sindacato confederale a livello nazionale sono state illustrate questa 0mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i segretari generali delle tre organizzazioni in Puglia: Pino Gesmundo, Antonio Castellucci e Franco Busto.
“Abbiamo definito inadeguata la manovra economica illustrata dal Governo, perché riteniamo che le misure e le risorse previste siano insufficienti per dare risposte alle emergenze che vive il Paese”. Dalle pensioni al fisco, dal lavoro allo sviluppo fino alle tutele sociali, “non intravediamo equità e nemmeno una prospettiva in grado di contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche”. Si parte dalla previdenza, “tema sul quale – sottolineano Gesmundo, Castellucci e Busto – si fa tanto parlare di giovani ma poi non si accoglie la proposta di una pensione di garanzia. Così come abbiamo chiesto di prestare attenzione alle donne, ai lavoratori disoccupati, precari, discontinui, che avranno difficoltà a costruire una pensione dignitosa”. Serve a poco per Cgil Cisl Uil regionali “Quota 102, va messa in piedi una seria revisione della Fornero, una legge ingiusta perché non tiene conto della diversa condizione del lavoro”. Così come si fa tanto parlare di Pnrr come strumento risolutivo di tutto “ma non intravediamo investimenti che favoriscano la buona occupazione e contrastino la precarietà, così come manca un piano di assunzioni nel pubblico. E non è chiaro in che modo si possano rafforzare le politiche industriali affrontando le sfide della transizione ambientale e digitale. Mentre aumentano i tavoli di crisi aziendale, anche in Puglia”.
E mentre sulle imprese negli ultimi anni sono piovuti dallo Stato circa 170 miliardi di euro sotto diverse forme di aiuto, quando è il turno del mondo del lavoro e dei pensionati “di vedersi restituito qualcosa, ci ritroviamo con un’ipotesi di taglio alle aliquote fiscali che premia i redditi più alti, che di certo non favoriscono lavoratori e pensionati del Mezzogiorno, quando avevamo chiesto di utilizzare la posta di 8 miliardi per abbassare le tasse ai lavoratori e pensionati e aumentare il netto in busta e negli assegni. Nello stesso tempo sono minimi gli interventi che provano a recuperare l’insostenibile peso dell’evasione fiscale in Italia”. Anche sul sociale “non sono state accolte le proposte del sindacato, che chiede misure per contrastare la povertà, aumentata durante la pandemia, così come incrementare risorse e introdurre livelli essenziali per la speriamo prossima legge sulla non autosufficienza”.
Per Gesmundo, Busto e Castellucci “c’è un problema di merito, nonostante non sono mancati in questi momenti di confronto con il Governo al quale abbiamo sottoposto le nostre piattaforme, ma anche di metodo: il sindacato confederale anche durante la pandemia ha lavorator con grande responsabilità con tutte le istituzioni. Allora serve un riconoscimento vero del nostro ruolo, soprattutto in una fase eccezionale come queste che vede il Paese impegnato in investimenti importanti utili a rilanciare l’Italia e in primis il Mezzogiorno. Non ci si può sottrarre al confronto o illustrarci provvedimenti un attimo dopo che sono stati già inviati al Parlamento o deliberati”. Un invito al confronto costruttivo che i tre segretari hanno rivolto anche alla Regione, “con la quale soprattutto sulle politiche sanitarie ma non solo avevamo avviato dei tavoli che però sono stati discontinui”.
Cgil Cisl Uil hanno concordato un calendario di assemblee che si terranno nei luoghi di lavoro e nei territori, “che servirà per informare lavoratori, pensionati, cittadini sulle nostre proposte e far crescere la mobilitazione e la partecipazione in vista della manifestazione regionale. “Pur con le attenzioni che derivano dalla fase ancora emergenziale dal punto di vista della diffusione del virus, lavoriamo perché quella dell’11 dicembre sia una grande manifestazione. Deve sentirsi forte la voce della Puglia e dei territori del Mezzogiorno”.