Reddito di dignitàƒÂ , oggi il via. Nelle sedi Cgil la compilazione della domanda telematica

26 -07-2016

Dalle 16 di oggi, presso le strutture accreditate che hanno sottoscritto l’apposito protocollo con la Regione Puglia, i cittadini pugliesi potranno presentare la domanda telematica per accedere al Reddito di dignità, la misura universale di integrazione economica e di inclusione attiva, destinata alle persone e ai nuclei famigliari in difficoltà economiche e in condizioni di fragilità sociale. La Cgil è tra le organizzazioni che per prima ha sottoscritto il protocollo con la Regione Puglia e quindi attraverso le proprie sedi del patronato Inca e dei centri di assistenza fiscale potrà accogliere le domande dei cittadini.

In vista del via alla presentazione delle domande un evento formativo si è tenuto presso la Sala Trulli della Cgil regionale, con la presenza degli operatori e dirigenti delle Camere del lavoro territoriali, con relatori d’eccezione alcuni funzionari della Regione. Le sedi del sindacato saranno a disposizione per informazioni circa la misura e la compilazione telematica delle domande.

Per la Cgil il Red è un provvedimento che accende aspettative importanti soprattutto nella fascia di popolazione più debole che, nel territorio pugliese, vive disagi profondi. Siamo certi che possa dare risposte anche perché è un provvedimento che la Regione mette in campo con la condivisione di tutto il partenariato sociale e che prova a intervenire anche sulle politiche attive del lavoro. E questa è la cosa che ci convince di più.

I richiedenti dovranno avere un reddito (Isee) familiare che non superi i 3mila euro. Per ciascun nucleo familiare è ammissibile una sola domanda di accesso al beneficio economico. Una ulteriore informazione utile ai cittadini è che la misura è ‘a sportello’ e quindi non ci sono scadenze. Inoltre le risorse finanziarie sono tali per cui si presume che la misura sarà in grado di dare risposte a quanti in possesso dei requisiti, ovvero a quella parte di popolazione in condizione di grave e reale fragilità economica, lavorativa, sociale, abitativa, sanitaria e formativa.


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