Task force regionale: somministrati, impegno concreto per proroghe e rinnovi
Si è tenuta oggi, 17 aprile 2020, una riunione in conference del Comitato SEPAC con le federazioni di categoria della somministrazione
17-04-2020 15:30:30
“L’esito dell’incontro è positivo: dal prossimo lunedì si insedierà un Gruppo di lavoro permanente sulla somministrazione lavoro a livello regionale, che monitori le sue dinamiche e scongiuri la perdita di posti di lavoro; una lettera congiunta del Comitato SEPAC al mondo delle associazioni datoriali, affinché si proceda con proroghe e rinnovi per i contratti in scadenza e bacini di prelazione per i lavoratori già scaduti; politiche attive per il ricollocamento di quanti saranno più duramente colpiti dalla crisi in atto” riepilogano Vulcano (NIDIL), De Matteis (FELSA) e Zaurito(UIL.TEMP).
“Tutte le parti al tavolo si sono assunte un importante impegno, attivandosi sinergicamente affinché possano essere messi in sicurezza i tanti lavoratori somministrati a tempo determinato, i cui contratti sono già cessati o cesseranno prossimamente a causa del COVID-19.
Nelle scorse settimane abbiamo evidenziato il rischio di una esplosiva emergenza sociale, nel caso in cui non si proceda con le proroghe ed i rinnovi dei contratti a termine per la somministrazione, in costanza di ammortizzatori sociali. Finalmente oggi vediamo muovere i primi passi verso una risoluzione di questa drammatica situazione” dichiarano i segretari regionali.
“Nel corso del mese di marzo vi è già stata una massiva espulsione dei tempi determinati della somministrazione dal mercato del lavoro, a causa di una indisponibilità da parte degli utilizzatori che unilateralmente hanno deciso di non prorogare le scadenze contrattuali. Tuttavia, cercheremo di recuperare attraverso bacini di prelazione per questa lavoratori al momento della ripresa nella fase 2 dell’emergenza, con l’ausilio del Comitato SEPAC, che avrà un ruolo proattivo affinché i tavoli di contrattazione si attivino e mettano in sicurezza questi lavoratori” continuano da Nidil, Felsa e Uil.temp.
“Bisogna tenere presente che l’occupazione maggiormente diffusa sul territorio pugliese è quella a termine, in cui la somministrazione occupa una buona porzione tagliando trasversalmente i settori produttivi considerati strategici. Stando alle attuali dinamiche del mercato del lavoro, la somministrazione gioca un ruolo importante anche nel processo di incontro domanda e offerta, un eventuale collasso delle Apl aggraverebbe ulteriormente lo stato di salute del sistema di collocamento.
I numeri del ricorso al Trattamento Integrativo Salariale ci raccontano di oltre 3000 lavoratori con procedura di ammortizzatori sociali e circa 300 aziende coinvolte, solo per la somministrazione lavoro. Non possiamo davvero lasciare indietro nessuno, preservare quanto già esiste in termini di occupazione e ragionare di politiche attive per il dopo. È un impegno che siamo ben contenti di condividere con le Istituzioni e speriamo presto anche con le parti datoriali” concludono Vulcano, De Matteis e Zaurito.