Tragedia Torre Antonacci, Cgil e Flai: accelerare progetti per superamento ghetti

In una nota i segretari generali di Cgil Puglia e Cgil Foggia, Pino Gesmundo e Maurizio Carmeno, e i segretari generali di Flai Puglia e Flai Foggia, Antonio Gagliardi e Daniele Iacovelli, esprimono cordoglio per la morte di Joof Yussufa e invitano la Regione a convocare Comuni e sostenerli progettualmente per utilizzo veloce dei 100 milioni stanziati dal Pnrr

27-06-2022 14:07:44

 

Ancora una tragedia ha colpito gli insediamenti abitativi informali di lavoratori stranieri presenti nell’area della provincia di Foggia. L’incendio di due baracche in località Torretta Antonacci ha provocato la morte di un lavoratore, Joof Yussufa, gambiano di 35 anni. Il corpo senza vita è stato scoperto dai Vigili del Fuoco intervenuti per domare le fiamme.

In una nota congiunta, i segretari generali di Cgil Puglia e Cgil Foggia, Pino Gesmundo e Maurizio Carmeno, e i segretari generali di Flai Puglia e Flai Foggia, Antonio Gagliardi e Daniele Iacovelli, nell’esprimere “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore, ai suoi famigliari, alla comunità di stranieri che contribuisce a determinare la ricchezza del settore agroalimentare di questa provincia”, ricordano come “quell’area è stata oggetto di sgombero da parte della Regione Puglia quando era nota come Gran ghetto di Rignano, ma attorno alle case mobili fornite dall’ente sono tornate in poco tempo baracche in legno e lamiere. Nel 2017 nello stesso luogo, sempre a seguito di un incendio, persero la vita altri due lavoratori stranieri”.

Per Cgil e Flai “occorre mettere a punto i progetti per il superamento definitivo di questi ghetti, utilizzando nel migliore dei modi le risorse assegnate dal PNRR a tal scopo, oltre 100 milioni per tutta la provincia di Foggia e 28 milioni destinati proprio al Comune di San Severo per l’insediamento di Torretta Antonacci. Siamo stati convocati il 5 luglio dalla Regione Puglia ma intanto sono passati tre mesi dall’emanazione della misura deliberata dal Ministero del Lavoro e a nostro avviso occorre un’accelerata, non possiamo tollerare altre morti, al netto delle condizioni di invivibilità in questa stagione contrassegnata da temperature altissime. La Regione convochi i comuni interessati, assuma il ruolo di governance e di supporto agli enti locali, anche progettuale se necessario, lavorando a soluzioni abitative dignitose: basta accampamenti e container”.

Seguendo necessariamente quell’approccio complesso che da anni suggeriscono i sindacati e che è stato ripreso dallo stesso Piano triennale di contrasto al caporalato del Ministero del Lavoro, “perché per superare questi insediamenti informali e malsani lo si può fare solo intervenendo anche sul tema trasporti e intermediazione legale di manodopera. Solo così si esce dai ghetti e - non per ultimo - mettendo mano a una legge che costringe all’illegalità anche chi anche da anni risiede e lavora nel nostro Paese, di fatto alimentando il circuito economico criminale. Vanno facilitate le regolarizzazioni permettendo a questi lavoratori di diventare cittadini a tutto tondo. Ma occorre far presto, altrimenti si continuerà a manifestare cordoglio e a speculare su luoghi che non devono più esistere”.


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