Audizione Cgil in VI Commissione del Consiglio regionale: proposto Osservatorio su povertà da lavoro

27-03-2024 14:03:16

“Questo paese deve affrontare un tema drammatico qual è quello della povertà salariale, ancor più grave nelle regioni del Mezzogiorno e in Puglia dove prevalgono settori privati a basso valore aggiunto, bassa specializzazione e lavoro intermittente, che si somma al diffuso precariato. È il motivo per cui abbiamo proposto alla Regione l’istituzione di un osservatorio regionale sulle povertà da lavoro”. È quanto afferma la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, a margine di un’audizione richiesta da sindacato in VI Commissione consigliare.

“Solo qualche giorno fa l’Istat – sottolinea Bucci – ha certificato l’aumento dell’incidenza della povertà sulle famiglie italiane, con un peggioramento anche per quelle che hanno come portatori di reddito lavoratori dipendenti. I più poveri per fascia d’età sono i giovani, i più colpiti da precariato e bassi salari. Un terzo degli uomini e delle donne che lavorano nei settori privati in Italia sta sotto i 10mila euro di reddito lordo annuo. Quando va bene parliamo di 700 euro al mese. Vi sono profonde differenze legate a tipo di contratto, durata dell’orario di lavoro, periodo di retribuzione. In Puglia nei primi nove mesi del 2023, ultimo aggiornamento Anpal Servizi, degli 887mila rapporti di lavoro attivati, 800mila erano a tempo determinato o collaborazioni e apprendistato. Nello stesso periodo di riferimento, dei 734mila rapporti cessati, la metà non ha avuto durata superiore ai 90 giorni. E i settori prevalenti sono quelli dell’agricoltura e dei servizi. A questo si somma il fatto che vi sono oltre 12 milioni di lavoratori che aspettano un nuovo contratto, con ritardo nei rinnovi che mediamente arrivano a 30 mesi, e questo si traduce in un’ingente massa salariale che non è in linea con l’aumento dei prezzi, quando abbiamo alle spalle due anni in cui l’inflazione ha toccato numeri a due cifre erodendo potere d’acquisto di salari come delle pensioni”.

“Solo un Governo come quelle delle destre riesce ad ignorare la realtà e racconta favole agli italiani. Si va avanti a condoni fiscali, si abbassano le tasse ai ricchi, e di contro non si vuole discutere di salario minimo, si tagliano sostegni di poveri, agli incapienti, si liberalizzano i contratti a termine e si reintroducono i voucher, addirittura si propongono le gabbie salariali e subdolamente lavorano per sabotare contratti collettivi nazionali. Come se non bastasse tutto il precariato che già c’è e che come Cgil vogliamo affrontare anche sul piano normativo, con le proposte referendarie che saranno depositate a breve dalla nostra organizzazione nazionale”.

“In questo scenario – conclude Bucci – un osservatorio regionale può essere uno strumento di analisi e studio delle povertà salariali, per offrire ai decisori politici strumenti di conoscenza a supporto di misure e norme che provino a contrastare le forme di disagio socio-economico. Siamo soddisfatti dell’attenzione della Presidente Parchitelli e dei consiglieri Ciliento e Lopalco, così come dell’impegno assunto di portare all’attenzione dell’Assessorato al Lavoro la nostra proposta”.


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