CONGRESSO CGIL FOGGIA / 3 e 4 marzo il XVII congresso provinciale

28 -02-2014

Terminate le assemblee di base e i congressi delle categorie, il 3 e 4 marzo 2014 la Cgil di Capitanata si appresta a celebrare il suo XVII congresso, sulla spinta della grande partecipazione di lavoratori e lavoratrici. In 28.890 hanno partecipato alle operazioni di voto sui documenti congressuali, 247 le assemblee tenute nei luoghi di lavoro e nei territori. “Uno straordinario esercizio di democrazia e di confronto su programmi utili a traguardare la fuoriuscita dalla crisi di questa provincia”, commenta il segretario generale Filomena Trizio.

 

Fare sistema sulle vocazioni del territorio. Perché se la situazione che ci consegna la fase recessiva è durissima – disoccupazione raddoppiata rispetto al 2008, cassa integrazione che tra il 2011 e il 2013 ha sottratto dalle buste paga dei lavoratori oltre 30 milioni di euro, tasso di occupazione giovanile fermo al 20 per cento – per il segretario della Cgil “la Capitanata ha le potenzialità per uscirne, con un progetto di sviluppo coerente che valorizzi le potenzialità naturali”. Agricoltura, turismo, ambiente “unita ad una indispensabile forte azione di contrasto a ogni forma di illegalità”. Paga, la Capitanata, “il  ritardo culturale e dimensionale nel sistema d’impresa, la sconnessione produttiva e logistica, la scarsa interrelazione con i punti di eccellenza presenti – spiega Filomena Trizio –  che impediscono di mettere a valore tante opportunità. Oltre il 90 per cento delle aziende è di piccola o micro dimensione, senza struttura organizzativa ed economica; i grandi impianti industriali non generano indotto; punti di eccellenza nella ricerca, l'Università, sono sottoutilizzati”.

 

Tanta agricoltura, poca agroindustria. Pensa, il segretario della Cgil foggiana, alla ricchezza del settore primario che vede la Capitanata tra i maggiori produttori di ortofrutta, vino, olio. Con il valore aggiunto della trasformazione e della commercializzazione che finisce quasi sempre in altri territori. “Abbiamo tanta agricoltura e poca agroindustria. Eppure le condizioni per creare sistemi di filiera, un vero e proprio polo produttivo, ci sono tutte, puntando su tecniche innovative, logiche di consorzio; su un raccordo con la gran distribuzione; recuperando terre abbandonate; rafforzando l’interazione con la ricerca, dalla Facoltà di Agraria al Cnr”.

 

Collegare il sistema infrastrutturale. Ma valorizzare ed accrescere i fattori di competitività delle imprese e del territorio significa anche affrontare  il nodo infrastrutture: “Quella di Foggia è una provincia che per collocazione geografica è centrale nel sistema di collegamenti tra il Mediterraneo, i Balcani e il resto del Paese – evidenzia Trizio -. La dotazione infrastrutturale non è scarsa, ma manca il completamento dell’intero sistema di rete: dall'ultimazione del raddoppio della linea ferroviaria adriatica – nel tratto tra Lesina e Termoli – alla linea appenninica Foggia Napoli, alla viabilità Foggia-Potenza. Ci sono opere e progetti già varati, si tratta di accelerare sulla fase di realizzazione. Così come occorre valorizzare appieno l'importante centro intermodale esistente potenziando i collegamenti con la zona industriale di Foggia, con l’autostrada, la ferrovia, con il distretto produttivo e il porto di Manfredonia”.

 

La due giorni congressuale. I lavori del XVII congresso della Cgil di Foggia - ospitati dall’Auditorium Formedil – si apriranno il 3 marzo alle 16 con la relazione del segretario generale. A seguire, la Cgil ha organizzato una tavola rotonda sul tema “Centralità del lavoro. Pratica della legalità”, per un confronto con attori sociali e istituzionali sulle tante forme di illegalità che minano lo sviluppo del territorio e sottraggono enormi ricchezze alla collettività (in allegato il programma della tavola rotonda).

La seconda giornata di lavori prenderà il via alle ore 9 del 4 marzo con il dibattito e gli interventi dei delegati. Il congresso sarà chiuso dal segretario nazionale della Cgil, Fabrizio Solari.

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