CONGRESSO FLC FOGGIA / Loredana Olivieri rieletta segretaria generale

26 -02-2014

“Per uscire dalla crisi si deve puntare con vigore e convinzione sui saperi. Per questo abbiamo scelto in maniera simbolica questo luogo – l’aula del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia - per celebrare i nostri lavori”. Ha aperto così il 3° congresso provinciale della Flc Cgil di Capitanata la segretaria generale Loredana Olivieri, che alla fine della giornata è stata rielette all’unanimità alla guida della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza. “Tra l’altro grazie all’ateneo il recupero di questa antica struttura, fino a poco tempo fa abbandonata, è tra le poche opere pubbliche realizzate in questa città negli ultimi anni”.

 

“Il lavoro decide il futuro, la conoscenza lo rende stabile” è lo slogan scelto dalla Flc, richiamando quello del congresso nazionale della Cgil. “La crisi dell’economia e del sistema dell’istruzione e dell’educazione che affligge il nostro paese sono due facce della stessa medaglia”, ha sottolineato Loredana Olivieri nella sua relazione. “Che futuro può avere l’Italia se decide di tagliare la conoscenza e trova le risorse per acquistare gli F35? Quanto lavoro creerebbero quei miliardi investiti in green economy, i energie rinnovabili?”.

 

Un piano decennale dell’istruzione, questo chiede la Flc al Governo. “Scuola, ricerca, formazione professionale, università. Come può un sistema paese pensare di formare i suoi cittadini senza tutto questo? Come pensa di portare innovazione e qualità nelle imprese per competere su scala mondiale? Come pensa di valorizzare il suo immenso patrimonio artistico e culturale se non investe in questi settori? Ecco, senza questa visione, senza investire sul proprio futuro e le proprie vocazioni, il nostro è un paese che rischia davvero di morire sul piano economico e culturale”.

 

Precarietà, blocco dei contratti, taglio degli insegnanti, ricorse sempre minori per l’università. Con tutto questo deve fare i conti il sistema della conoscenza in Italia, “e a pagare sono i lavoratori ma anche le famiglie, in termini di qualità del servizio e di costi per i figli, un aggravio maggiore in territori come il nostro dove il reddito procapite e in generale la qualità dei servizi già soffriva di un gap col resto del paese. Per questo c’è bisogno di un sindacato come il nostro, che non si è risparmiato in questi anni in lotte e vertenze, sempre più forte e organizzato. Perché noi la sfida del futuro, in Italia e in provincia di Foggia, la vogliamo vincere”.


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