CONGRESSO FP FOGGIA / Felice Zinno eletto segretario generale

25 -02-2014

E’ stata la categoria della Funzione Pubblica ad aprire la fase congressuale della Cgil di Capitanata, dopo le assemblee svolte nei luoghi di lavoro e nei territori. I lavori del X congresso provinciale della Fp si sono conclusi con l’elezione all’unanimità del nuovo segretario generale, Felice Zinno.

 

“Abbiamo di fronte a noi alcune priorità politiche su cui impegnarci, quali la riforma del decentramento, che deve vederci attenti e propositivi a partire dalla provincia e dai piccoli comuni”, si legge nel documento politico approvato al termine dei lavoro congressuali.

 

“La contrattazione sociale è un terreno su cui sperimentare una contrattazione aperta al territorio, ed anche su questo il congresso impegna il gruppo dirigente eletto ad organizzare una specifica formazione che coinvolga tutti i delegati”.

 

“Nella sanità è opportuno riprendere la discussione su tutti gli atti della programmazione per conoscere ed indirizzare la spesa verso le reali necessità di salute. La conoscenza dei servizi e delle esigenze occupazionali è l’unico reale strumento per agevolare la stabilizzazione del precariato e costruire possibili nuovi spazi occupazionali”.

 

Sul fronte della difesa occupazionale “vogliamo ricordare la lunga e sofferta vertenza del Don Uva, che ha consentito di mettere in sicurezza circa 100 dipendenti, ma ha richiesto sacrifici al resto della platea degli operatori in attività che hanno dovuto accettare contratti di solidarietà. In questi giorni lo sforzo della FP Cgil è quello del superamento dei contratti di solidarietà”.

 

“Nelle società in House le nostre battaglie e le nuove Linee guida regionali stanno consentendo ad altri lavoratori di superare la precarietà e di accedere ad una condizione di stabilità e di certezza dei diritti”.

 

Nel comparto dell’igiene ambientale il congresso “impegna il gruppo dirigente a sollecitare un tavolo di trattativa a cui sieda anche l’ANCI per garantire un sostegno alla battaglia nazionale per il capitolato Tipo.

Con l’ANCI dobbiamo sostenere anche l’obbligo per le stazioni appaltanti provinciali di trasferire la quota economica relativa al personale direttamente in capo ai lavoratori in caso di insolvenza dell’azienda. Cosa che vale anche per il mondo delle cooperative sociali”.

 

Va intensificata l’attenzione al processo di accorpamento INPS-INPDAP-ENPALS “sia per vigilare sulla sorte delle professionalità dei lavoratori sia per non creare maggiori lungaggini nell’erogazione dei servizi.

Sul processo di accorpamento dei tribunali va detto che la proposta di regolamento della Cancellieri è irricevibile perché darebbe luogo ad un ulteriore depauperamento delle risorse umane e strutturali e  bisogna, insieme al  nazionale, articolare nuove iniziative. Così come è necessario fronteggiare, anche con la mobilitazione, la ventilata ipotesi di chiusura degli Uffici delle Entrate perché già oggi, con la riorganizzazione stiamo avendo non pochi problemi”.

 

Sul terreno della sanità privata è doveroso per tutti i livelli dell’organizzazione, a partire da quello nazionale, “farsi carico della  vertenza della struttura Padre Pio  e farne una battaglia di democrazia. Essa non può essere considerata come un problema di quei lavoratori o solo del livello di direzione politica provinciale, in quanto si tratta della sospensione dei diritti sindacali alla CGIL rea di non aver accettato un accordo decentrato, alla stregua dei compagni della FIOM”.

 

Infine l’organizzazione intende rafforzare il proprio impegno nel settore della sanità privata, “non solo per le attuali pesanti difficoltà economiche ed occupazionali, ma anche in virtù delle prossime annunciate competizioni elettorali RSU”.

 

La difesa del reddito e dell’occupazione “sono condizioni indispensabili per ridare dignità al lavoro ed ai lavoratori. Questo è l’incarico che questo congresso ci assegna”.

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