Contrattazione territoriale e sociale, Morga: collegare tutele lavoro a diritti di cittadinanza

06 -06-2014

“La negoziazione si caratterizza ‘per’ gli obiettivi che si propone e non si limita ad agire ‘contro’ scelte ritenute sbagliate. Per questo è oggi più che mai necessaria, rende esigibili diritti fondamentali, tende ad affermarne di nuovi in relazione ai mutamenti sociali ed economici che avvengono repentinamente e che la crisi acuisce, rispondendo al profondo e crescente senso di insicurezza delle persone. Contribuisce insomma a ricostruire un ambiente sociale più coeso giusto e solidale, a ridare pensiero, progettualità e profondità all’orizzonte del nostro lavoro ogni giorno”

 

E’ un passaggio dell’intervento della segretaria regionale Antonella Morga,  durante il Coordinamento regionale Welfare della Cgil Puglia, svoltosi nella Sala Trulli del palazzo della confederazione a Bari, alla presenza del responsabile nazionale del Dipartimento Welfare Nicola Marongiu.

 

“La contrattazione territoriale e sociale crea una relazione evidente tra diritti del lavoro e diritti di cittadinanza – ha aggiunto Antonella Morga - evitando che la loro separazione porti alla sconfitta di entrambi. Investire in questa alleanza fra diritti nel e del lavoro e diritti di cittadinanza, dunque nella complementarità tra contrattazione a tutela del lavoro e negoziazione dei diritti di cittadinanza, è la prospettiva del sindacato confederale e del suo ruolo nella società”.

 

Per la segretaria regionale “è necessario credere di più nella contrattazione territoriale per farla diventare davvero la ‘terza gamba’ contrattuale del sindacato perché essa si esprima sia quale resistenza alle inedite e deflagranti logiche della globalizzazione liberista sia a difesa dei diritti esistenti. Occorre costruire una cultura della contrattazione territoriale. E’ importante allargare il perimetro cioè evidenziare la dimensione sociale dell’intera contrattazione sindacale e coinvolgere la rete larga dei delegati. E’ necessario rendere partecipativi i percorsi negoziali, coinvolgere le categorie dei lavoratori nei negoziati. Su molti temi si possono attivare utili sperimentazioni: nel campo del welfare territoriale, nella conciliazione vita-lavoro, nel sostegno al reddito, nella qualificazione del lavoro in rapporto ai bisogni del territorio, provando così a dare coerente attuazione al piano per il lavoro della Cgil”.

 

“Insomma – a ha concluso Morga - la contrattazione è la nostra scommessa, e da quella sociale e quella territoriale, possono generarsi opportunità che facciano del lavoro e della qualità della vita delle persone le leve per superare le difficoltà della fase attuale e di una crisi che necessita di essere lasciata alle spalle. Possiamo farcela e dobbiamo farcela se davvero tette e tutti noi ci crediamo”.


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