Denuncia Cgil Cisl Uil: bilancio comunale, il sindaco non si confronta

03 -12-2013

Ancora una volta dobbiamo registrare l’assenza di confronto con il Sindaco di Taranto.

La convocazione per illustrare le linee programmatiche del bilancio di previsione 2013 e del bilancio pluriennale giunge in ritardo e registra l’assenza, non solo del primo cittadino ma anche degli altri livelli istituzionali e non, pure richiamati nella comunicazione.

Un  ritardo pauroso rispetto alle reiterate richieste che CGIL CISL UIL, unitamente alle rispettive Categorie del Pubblico Impiego e dei Pensionati hanno inviato per un analisi approfondita – pur sapendo e riconoscendo i vincoli posti dalla legislazione statale e i rinvii determinatisi su diverse questioni – delle scelte da compiere per la stesura del bilancio 2013.

La richiesta del Sindacato Confederale nasce dalla necessità di una fase contrattazione territoriale “ utile a sostenere il peso assunto dalle politiche sociali e di quelle di sostenibilità e sicurezza ambientale per quanto riguarda le più specifiche politiche di sviluppo locale, in un territorio che deve fare “rete” e lavorare con in campo tutti i soggetti “portatori d’interesse” perché prospettive e futuro possano davvero essere occasioni per questa comunità.

E’ per questa ragione che abbiamo “sollecitato“ il Sindaco e la sua Giunta ad un confronto preventivo; un confronto  che coinvolgesse tutte le Associazioni che possono contribuire alla contrattazione di uno sviluppo di qualità; sia  sociale che  occupazionale ed  ambientale.

Queste scelte non avvengono infatti, solo in determinati “momenti istituzionali” e dove – spesso purtroppo – si registra l’assenza dell’Amministrazione, ma avvengono proprio in momenti come quelli dedicati alla “ costruzione del bilancio “ pure per linee generali, ma necessarie a compiere le “ scelte non solo obbligate ma anche strategiche”.

L’opportunità offerta dal documento di bilancio è infatti anche una operazione culturale: possiamo provare a farne non solo lo strumento obbligatorio di gestione economico – finanziaria dell’Ente, ma anche lo strumento in grado di registrare e rendicontare la qualità dei processi di trasformazione della comunità locale e della macchina che serve a farla camminare – che è quella amministrativa, con la sua organizzazione e la sua capacità di fornire servizi.

Sono – Sindaco – le esperienze di tante città sul bilancio sociale, partecipato, di sostenibilità,di missione, ecc.

E’ per queste ragioni che l’incontro di giovedì sera in quella sala consiliare – luogo di partecipazione democratica e di cittadinanza attiva – vuota, ci è sembrato  davvero “ asimmetrico “ rispetto all’informazione dovutaci. Un grave ostacolo ad un confronto corretto e democratico.

Mancavano infatti tante informazioni e tanti dati che Le avremmo elencati. Quelli che ci servivano preliminarmente alla redazione del bilancio; quelle che affrontano argomenti che stanno “dietro” le aride cifre matematiche, che – forse – pure il Consigliere D’Eri avrà illustrato a chi è restato, ma che non possono essere “assunte” dal Sindacato confederale e della sua rappresentanza generale.

Continua a mancare quel  confronto partecipato, che pure tante volte abbiamo provato ad attivare, fino anche alla breve piattaforma che abbiamo inviato prima della pausa estiva e che sintetizzava una prima serie di proposte: dalle  politiche abitative (situazione IACP, emergenze varie,  fitti) alla riqualificazione urbana (utilizzo degli immobili ed aree demaniali, sicurezza delle periferie, riqualificazione degli immobili del centro cittadino, PIRP); dal sistema tariffario (rimodulazione IMU seconde case, imprese, manufatti vari; regolamento TARES; progressività IRPEF; regolamento unico per esenzioni fasce popolazione debole) ai trasporti (parcheggi, linee veloci, collaborazione AMAT/CTP), al ciclo dei rifiuti (piano industriale AMIU, avvio e potenziamento raccolta differenziata) alle politiche sociali ( 3° Piano di zona; PAC anziani e minori, migranti) alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale - visto che da oltre un anno è stato sottoscritto il Protocollo Antievasione con l’Agenzia delle Entrate e di cui CGIL CISL UIL sono stati sostenitori (nonchè firmatari di un protocollo d’intesa con il quale l’amministrazione comunale destinava il 50% del recuperato sul capitolo dei servizi sociali) –  ecco… sono solo un pezzo di assi strategici che necessitano di risorse e quelle – a partire dai tagli statali – crediamo meritassero uno sforzo di reperimento che non può esplicitarsi in una presentazione -  pure necessaria - ma che resta parziale, incompleta e frammentaria.

 

E’ per queste considerazioni – Sindaco – che CGIL CISL UIL non hanno potuto “sopportare” questa ennesima beffa. Non ce ne voglia il consigliere D’ERI relatore di un bilancio che qualche Dirigente avrà redatto magari con una operazione di tagli più o meno convenienti a seconda del  “pressing” imposto o dalle “richieste” dei diversi Settori.

Crediamo che la delicata e difficile situazione che vive la città e la sua comunità meritino davvero un’altra attenzione.


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