Diritto alla salute: la sanità  territoriale ਠun fallimento

17 -04-2015

Ha fatto tappa ad Acquaviva delle Fonti, la campagna dal titolo “Salviamo la Salute”, promossa dalla Cgil Nazionale che sta attraversando l’Italia, e che mette al centro l’idea del welfare come scelta strategica di ripresa economica e sociale: un grande investimento capace, per un verso di garantire diritti e per l'altro di rovesciare le fallimentari politiche di austerity alimentando la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Nell’ambito della campagna nazionale, la Cgil di Bari ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “diritto alla salute –presidio territoriale di assistenza all’Ex Miulli”. A parlare di medicina territoriale, elaborando proposte per l’efficientamento nella sanità, sono intervenuti: Antonio Scanni – Dipartimento Politiche Sociali Cgil Bari, Giuseppe Lonardelli – Medico esperto organizzazione servizi distrettuali, Domenico Ficco – Segretario Generale Fp Cgil Bari, Davide Carlucci – Sindaco Comune di Acquaviva delle Fonti, Maria Antonelli – Segretario Generale Spi Cgil Bari e Pino Gesmundo – Segretario Generale Cgil Bari

Assenti il Direttore Generale Asl Bari, Vito Montanaro, “per sopraggiunti e improvvisi impegni in assessorato” e l’Assessore alla salute della Regione Puglia Donato Pentassuglia. Per quest’ultimo si tratta della seconda iniziativa, dopo quella dell’11 febbraio scorso, che la Cgil di Bari organizza nell’ambito della campagna “salviamo la salute” alla quale non partecipa l’assessore che, con questo comportamento, sfuggono alla discussione che ruota attorno alla richiesta di salute fatta dai cittadini. Tema fondamentale che necessita risposte rispetto ai tanti risvolti della vicenda come la prevenzione, lo spreco di denaro pubblico, il blocco di lavori di riconversione di vecchie strutture ospedaliere. Continuano a non arrivare risposte, evidentemente perché non ci si vuole assumere alcuna responsabilità e alcun impegno rispetto ai vuoti lasciati.

La Cgil di Bari continuerà ad essere in prima linea nella battaglia per la riconversione e quindi la rifunzionalizzazione delle varie strutture dismesse, come quella dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, per trasformarla in una struttura assistenziale denominata “cittadella della salute” comprensiva di tutti i servizi per la cura e la salute dei cittadini.

Accelerare le procedure per la realizzazione di questo come di altri importanti presidi territoriali, serve a salvaguardare il benessere dei cittadini all’interno di un sistema integrato di servizi per un modello ottimale di medicina sul territorio che risponda realmente ai bisogni di cura dei cittadini. L’applicazione delle scelte già assunte circa la valorizzazione delle strutture territoriali a garanzia del diritto alla salute necessita un impegno forte delle istituzioni, una responsabilità della politica che nel nostro territorio continua a sfuggire agli impegni già assunti facendo naufragare le aspettative dei cittadini che partono dalla necessità di prevenzione e quindi di cura, sottratti a questo territorio

Il sindaco di Acquaviva delle Fonti Davide Carlucci, a margine dell'incontro sul “diritto alla salute” ha lanciato la proposta di una mobilitazione della comunità locale in cui coinvolgerà le parti sociali, per accelerare i tempi necessari alla riconversione dell’ex ospedale Miulli.


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