"Fase 2", appello Cgil: rispettare norme sicurezza su lavoro e trasporti

L’invito del segretario generale Pino Gesmundo: “Affidarsi al senso di responsabilità di ognuno, ma gli organismi ispettivi vigilino almeno in questa prima fase. Guai se riprendesse a salire la curva del contagio”

04-05-2020 12:31:00

“Un appello a tutte le imprese e ai lavoratori che da domani sono chiamati a riprendere le proprie attività: abbiate senso di responsabilità e rispetto di tutte le indicazioni previste nei protocolli per la sicurezza. Difendendo la salute di ognuno si difende la salute dell’intera comunità, ed evitando ulteriore diffusione del contagio si determinano le condizioni affinché - speriamo quanto prima - si possa tornare a una condizione di normalità”. È l’invito che rivolge il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, per l’avvio della cosiddetta “fase 2” che da domani 4 maggio permetterà alle imprese di riprendere la produzione, “fermo restando il rispetto dei parametri di sicurezza, perché lo abbiamo detto dal primo momento, la salute di ogni singola persona viene prima del profitto”.

“Siamo preoccupati come tutti sulle ricadute che avrà questa emergenza pandemica sulla nostra economia – ricorda Gesmundo – ma seguiamo quanto ci indicano tecnici e scienziati. Ancora oggi l’epidemiologo Lopalco ha ricordato come il virus si muove con le nostre gambe. Più gambe ha, più velocemente si muove. Fino ad oggi il lock-down ha rallentato la corsa del virus, ma ora che le attività riprenderanno il virus riprenderà a circolare. Non abbiamo superato la soglia del rischio, il distanziamento sociale e le misure preventive sono ancora fondamentali”.

Allora serve prudenza “ma non basta, occorre che anche le istituzioni facciano la loro parte, soprattutto quelle con competenze ispettive e di controllo. Siamo preoccupati per come sarà organizzate le fasi produttive nei luoghi di lavoro, e nelle aziende dove è presente il sindacato sarà fondamentale il ruolo dei nostri delegati per la sicurezza. Ma vi è una miriade di microimprese dove spesso si determinano delle relazioni informali tra lavoratori e datore di lavoro dove esigere il pieno rispetto delle norme diventa più difficile. Allora che si vigili almeno in questa prima fase”.

Allo stesso modo la Cgil Puglia è preoccupata “per l’organizzazione dei trasporti. La ripresa delle attività produttive ovviamente porterà con se un ritorno a flussi consistenti di pendolari sui mezzi pubblici, siano bus cittadini, autobus di linea o treni. Non è pensabile che si faccia ricadere la scelta sulla responsabilità del singolo utente, magari costretto a spostarsi a qualunque condizione per raggiungere il proprio posto di lavoro, né che si demandi questo ruolo agli autisti che sono lavoratori come altri esposti a rischio. Serve una efficace organizzazione delle corse e un aumento dei mezzi per rispettare le distanze raccomandate, e criteri di accesso inderogabili. LA speranza è che enti e società abbiano lavorato in tal senso ma anche qui chiediamo che vi sia un controllo delle istituzioni preposte, anche delle forze dell’ordine. In nessun modo possiamo permetterci una ripresa del contagio che farebbe ricadere in un altro lockdown ancora più drammatico per conseguenze sociali ed economiche”.

L’ultimo appello della Cgil Puglia è per gli utenti, “abbiate rispetto di chi lavora, non scaricate tensioni comprensibili su chi magari non si è mai fermato, penso agli autisti del trasporto pubblico, alle commesse degli ipermercati, alle stesse forze dell’ordine: collaboriamo tutti con responsabilità perché questa ripresa non metta a rischio la salute delle nostre comunità”.


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