Il valore della cultura per Di Vittorio nel 56° della scomparsa

02 -11-2013

“Io non sono, non ho mai preteso, né pretendo di essere un uomo rappresentativo della cultura.

Io credo di essere rappresentativo di quegli strati profondi delle masse popolari

più umili e più povere che aspirano alla cultura, che si sforzano di studiare”

(Giuseppe Di Vittorio, II congresso della cultura popolare 1953)

 

 

“L’impegno e il messaggio di Giuseppe Di Vittorio sono ancora straordinariamente attuali. L’attuale contesto sociale, politico e culturale del nostro paese ci spinge a riprendere il messaggio di Di Vittorio sulla cultura, in particolar modo. Crediamo che la peggiore crisi che stiamo vivendo sia da riferirsi proprio allo scardinamento della cultura dalla società e le conseguenze sono evidenti sia a livello politico sia a livello di rapporti sociali. L’importanza di conoscere il mondo, la storia, permette una reale riflessione politica sul presente e sul futuro e questa riflessione deve tornare ad essere elemento normale dei cittadini e dei più giovani.”

 

E’ il messaggio che la Cgil e l’Associazione Casa Di Vittorio desiderano proporre alla riflessione pubblica in occasione dell’annuale ricorrenza della morte di Di Vittorio. Inoltre “Proprio i giovani e la cultura saranno il tema attorno al quale intendiamo riflettere nel corso di una iniziativa pubblica che terremo a fine novembre, dopo un percorso di indagine che vogliamo condurre tra gli studenti delle scuole di Cerignola”.

 

“Il rischio grave che corriamo – sottolineano la Cgil e l’Associazione Casa Di Vittorio – è che venendo meno il legame tra sapere e l’accesso al mondo del lavoro, i giovani possano essere portati a sottovalutare il valore della conoscenza, che in ogni caso è elemento indispensabile del sapere critico e dell’esercizio personale e comune della cittadinanza. L’insegnamento di Di Vittorio è che non basta che i diritti vengano riconosciuti ma che tutti vengano messi nelle condizioni di poter esercitare i propri diritti e la condizione prioritaria affinché ciò avvenga è proprio la cultura”.

 

“Il sapere e la cultura come strumento di riscatto sociale e di emancipazione sono stati architrave del pensiero e dell’azione di Giuseppe Di Vittorio. Per questo l’esercizio della memoria attorno al suo impegno non sono mai mera ritualità ma occasione di riflessione e analisi rispetto all’attualità, alle sfide di oggi che devono essere dell’intero Paese, pena la crescente esclusione sociale e il complessivo impoverimento economico e culturale”.


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