Incendio San Giovanni Rotondo, Cgil: atto criminale per intimidire

"Serve massimo impegno comune contro mafie in Capitanata". Nota congiunta del segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e del segretario generale della Camera del Lavoro di Foggia, Maurizio Carmeno

31-07-2019 11:57:51

“Solo un incendio di origine doloso può essersi sviluppato in un’area così vasta e aver colpito oltre 30 mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti. È la firma criminale di quell’atto, compiuto da chi in maniera evidente prova a intimidire imprese e istituzioni, proprio mentre è in corso la gara per l’assegnazione nel prossimo biennio del servizio di igiene urbana. Il Gargano, la Capitanata, devono sottrarsi al questo giogo mafioso, altrimenti ogni speranza di vero sviluppo, di attrazione di investimenti, di occupazione legale, sarà vana”.

 

È quanto affermano in una nota congiunta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e il segretario generale della Camera del Lavoro di Foggia, Maurizio Carmeno, in merito al rogo che due notti fa a San Giovanni Rotondo ha praticamente azzerato il parco mezzi della Tekra, la società campana che si occupa della raccolta, candidata insieme a un’altra azienda del Barese per il nuovo appalto.

 

“Bene ha fatto il Prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, a convocare con urgenza il Comitato Provinciale per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico, convocato per il pomeriggio del 2 agosto. Facciamo nostre le preoccupazioni espresse dalla categoria della Funzione Pubblica provinciale – proseguono Gesmundo e Carmeno – rispetto a un atto che arriva quando in maniera trasparenza un’amministrazione decide di mettere a gara un servizio per l’intero ciclo dei rifiuti facendola finita con la pratica dei servizi affidati in proroga. L’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia ha dedicato pagine preoccupanti alla presenza di gruppi criminali sul Gargano, che ha visto in pochi mesi due amministrazioni comunali decadere per infiltrazioni mafiose su decisione del Ministero dell’Interno. A questo territorio e al contrasto alle mafie vorremmo si dedicasse almeno lo stesso impegno, la stessa attenzione che il Ministro dedicata a un tema come quello dell’immigrazione, un fenomeno di natura sociale e che invece sembra essere diventata l’unica priorità di ordine pubblico”.

 

“Si proceda a integrare gli organici della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, anche sotto il profilo strumentale. Non bastano gli attestati di stima e il pur encomiabile lavoro di contrasto che stanno facendo sul territorio della provincia di Foggia. Così come non possiamo non rilanciare l’ipotesi dell’istituzione, data la pericolosa e pervicace presenza di gruppi criminali in Capitanata, di una sezione della Direzione distrettuale antimafia. A magistrati, forze dell’ordine e agli amministratori che operano in un clima oggettivamene va la vicinanza della Cgil”.


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