Incidente mortale Nardò, Bucci: niente risorse pubbliche ad aziende sanzionate per norme sicurezza

Nel giorno dello sciopero e delle manifestazioni per la sicurezza a seguito dei tragici fatti di Firenze, ancora una vittima sul lavoro in Puglia. Bucci: prevedere patente a punti per le imprese che intendono accedere a finanziamenti regionali

21-02-2024 13:15:13

“Nel giorno in cui i lavoratori sono in tutte le piazze d’Italia e anche qui in Puglia, assieme a Cgil e Uil, per reclamare sicurezza e gridare basta morti sul lavoro, dopo il terribile crollo di Firenze dove hanno perso la vita cinque operai, siamo costretti a contare l’ennesima vittima proprio nella nostra regione. Richiamiamo a un’azione di responsabilità tutte le istituzioni, ognuno per il proprio ruolo, a intervenire su formazione, prevenzione, controllo e repressione affinché si ponga fine a questa strage quotidiana”. È il commento della segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, all’incidente che si è verificato questa mattina sulla pista di Nardò gestita da Porsche Engineering in cui ha perso la vita un uomo di 36 anni.

 

 

“Esprimiamo sentimenti di vicinanza alla famiglia del lavoratore, ma non possiamo limitarci all’indignazione e al cordoglio. A chi di competenza indagare sulle responsabilità dell’incidente, ma occorre in primis agire sul piano normativo, a ogni livello, per un controllo sulla catena degli appalti e subappalti e contrastando forme e strumenti di lavoro precario. Alla Regione Puglia chiediamo di farsi promotrice di un tavolo di coordinamento tra parti datoriali, sindacali e enti ispettivi per intensificare le azioni sul versante della formazione e delle ispezioni. Così come – sul modello di quanto i sindacati confederali chiedono a livello nazionale nella propria piattaforma – lavorare a una legge regionale che istituisca una patente a punti per le aziende, penalizzando nell’accesso dei finanziamenti pubblici di propria competenza, quelle che sono incorse già in sanzioni per il mancato rispetto di norme sulla sicurezza o contrattuali, e infortuni per cui sono state accertate responsabilità nell’organizzazione dei sistemi di protezione e prevenzione”.

Come Cgil, conclude Bucci, “continueremo nel lavoro che già svolgiamo – anche in collaborazione all’Inail per progetti già avviati – di formazione dei delegati e in primis dei Rappresenta per la sicurezza, per far crescere consapevolezza e conoscenza”.


Condividi sul tuo social preferito